L´obbiettivo è mettere in rete, attraverso un sistema regionale e coordinato, i tanti attori che ogni giorno lavorano per accogliere, assistere e sostenere le donne sarde vittime di violenza e i loro figli
CAGLIARI - Mettere in rete, attraverso un sistema regionale e coordinato, i tanti attori che ogni giorno lavorano per accogliere, assistere e sostenere le donne sarde vittime di violenza e i loro figli. Con questo obiettivo, grazie alla firma di un protocollo interistituzionale e su iniziativa dell’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci in occasione della "Giornata Internazionale sulla violenza contro le donne", oggi è stata costituita ufficialmente la Rete regionale dei servizi antiviolenza, che rafforzerà ulteriormente e coordinerà tutte quelle procedure operative e le azioni preventive che già ogni giorno vengono attuate in difesa delle vittime di violenza.
Il protocollo coinvolge, oltre all’Assessorato, i "Centri Antiviolenza" regionali accreditati dalla Regione, il "Dipartimento Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio, le Prefetture regionali, le Questure e le Procure, le Aziende sanitarie, i Tribunali, gli enti locali (Comuni e Province) e l’Ufficio scolastico regionale. Alla firma del documento era presente anche il consigliere regionale del Partito Democratico Francesca Barracciu, prima firmataria e promotrice della legge regionale 8/2007 istitutiva dei Centri antiviolenza e delle case di accoglienza, che ha espresso un plauso all’iniziativa odierna.
Per l’occasione, l’assessore De Francisci e Sergio Milia, delegato regionale della Pubblica Istruzione, hanno presentato una campagna informativa (con lo slogan «Chi rispetta le donne è un grande») per promuovere la cultura del rispetto delle donne fin dalla scuola. Soddisfatta De Francisci: «Oggi è una giornata importante, e come avevo annunciato il 9 settembre scorso in occasione della visita dell’allora ministero per le Pari Opportunità Mara Carfagna, viene sottoscritto un protocollo che vuole mettere in rete e creare sinergie maggiori e più efficaci tra i servizi che tutti i giorni vengono attuati a favore delle vittime di violenza. Il lavoro da fare è tanto, perché i dati sono sempre preoccupanti e occorre intervenire a livello informativo soprattutto su chi ancora oggi ha ancora paura di denunciare una violenza»”.
Secondo i dati Istat 2006, in Italia 6milioni 743mila donne, fra i sedici ed i settanta anni, hanno subito violenza fisica o sessuale, 7milioni 134mila hanno subito o subiscono violenza psicologica. Il 27,1percento delle donne residenti in Sardegna ha subito o subisce violenza fisica o sessuale; la maggioranza delle vittime ha subito più episodi di violenza ed il 93percento delle violenze non viene denunciato.
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