Si rimanda alla legge statutaria, bocciata la legge approvata in Commissione, passa l´emendamento anche con i franchi tiratori del centro-sinistra. Bufera in Aula: Opposizione e Riformatori abbandonano la seduta. Il Pdl salva le poltrone degli onorevoli
CAGLIARI - Niente taglio immediato, ci vorrà la legge statutaria per ridurre il numero dei consiglieri regionali. Con un emendamento approvato a voto segreto - 32 sì e 24 no - l'Aula ha di fatto affossato la "
leggina" uscita dalla commissione Autonomia rimandando il taglio dei seggi, dagli attuali 80 "sino a 50", ad un'altra legge prevista dall'art.15 dello Statuto.
Dunque, la legge sulla riduzione ai costi della politica diventerà l'oggetto di un'altra norma che aggiunge un ulteriore passaggio: la doppia lettura che dovrà essere fatta nelle due camere del Parlamento per la revisione costituzionale. La bufera è scoppiata nella seduta serale del Consiglio, i Riformatori hanno abbandonato l'Aula insieme al centro-sinistra compatto; la stessa convergenza, tuttavia, non c'era stata durante la votazione segreta.
«Una legge snaturata dall'Aula dopo che era stata approvata in Commissione», ha dichiarato il capogruppo del Pd Mario Bruno. Dello stesso avviso Pierpaolo Vargiu (Riformatori) che ha giustificato l'abbandono della seduta da parte del suo gruppo «per motivi politici» e Roberto Capelli (Api) che ha chiesto di «sospendere il provvedimento perchè non può essere approvato solo da un aparte del Consiglio senza il contributo del centro-sinistra».
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