Collaudata l´attrezzatura per il soccorso di delfini e tartarughe in difficoltà fornita all´Area Marina algherese dalla Regione Sardegna nell´ambito del progetto europeo “Gionha”
ALGHERO - Nei giorni scorsi è stata collaudata l'attrezzatura per il soccorso di delfini e tartarughe in difficoltà fornita all'Area Marina algherese dalla Regione Sardegna nell'ambito del progetto europeo “Gionha” in cui è partner l'Area Marina protetta di Capo Caccia. Le attrezzature sono costituite da due piscine, una da 10m x 5m e l'altra circolare da 5 metri di diametro, da allestire in situ in caso di spiaggiamenti di delfini, e due vasche per tartarughe complete di sistema di ricircolo e filtrazione allestite nella Torre San Giacomo.
Le strumentazioni allocate in torre vanno a completare il servizio veterinario del Centro di Prima Accoglienza con cui l'area marina di Alghero copre le esigenze di un territorio ben più vasto di quello comunale. La competenza di Capo Caccia, infatti, va dalla costa di Porto Ferro a quella di Villanova, sino a Bosa. Al collaudo delle vasche di grossa portata, 50.000 litri, utili per il soccorso dei cetacei, erano presenti il direttore dell'Amp Gianfranco Russino con il suo staff tecnico, la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dalla responsabile scientifica del progetto Elisabetta Secci e dal perito agrario Sergio Masala, l'ispettore Gesuino Saba con i suoi assistenti Capo Piga, Celotto e Pola membri della Base Operativa Logistica Navale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, la Guardia Costiera con Capo Lorenzo Valletta e il sergente Spennacchi, l'Amministrazione comunale rappresentata dall'Assessore all'ambiente Antonio Adamo e dall'Assessore allo sviluppo economico Gianfranco Langella.
In base ad un'apposita convenzione, sottoscritta fra gli Enti e i Corpi di vigilanza, in caso di spiaggiamenti di piccoli cetacei o avvistamenti di tartarughe marine in difficoltà, si metterà in moto una “macchina” che garantirà il supporto alle attività veterinarie, finalizzate al recupero degli esemplari ed alla loro reimmissione nell'ambiente naturale. Numerosi sono stati i cittadini e i turisti che hanno seguito con curiosità le attività di collaudo che si sono svolte nella concessione demaniale della società CostLan s.n.c. che si è impegnata a fornire il supporto logistico. I rappresentanti della Blon, invece, hanno messo a disposizione due potenti pompe di aspirazione che hanno permesso il riempimento della vasca utilizzando acqua proveniente direttamente dal mare.
Nella foto: la vasca per i delfini spiaggiati
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