ALGHERO - Se dopo 13 anni il Piano Urbanistico Comunale torna sui banchi del Consiglio comunale algherese, la speranza è l'ultima a morire per progetti - seppur più modesti a confronto del "mitico" Puc - annunciati e mai attuati. Uno di questi è la spiaggia per cani, ossia uno spazio destinato ad un impianto balneare ma riservato agli amici a quattro zampe.

L'Aula aveva approvato nel gennaio 2010 l'interrogazione (presentata nell'aprile del 2009) dell'Opposizione (primo firmatario Enrico Daga ndr) con voto unanime da entrambi gli schieramenti. L'iter - si diceva - avrebbe avuto tempi brevi: le domande dovevano essere presentate dai privati a cui l'amministrazione avrebbe dovuto assegnare l'area e concesso le autorizzazioni funzionali all'attività. La fase operativa era stata affidata all'assessore di allora (lo stesso di oggi Antonio Adamo ndr) ai Lavori Pubblici; l'unica novità è che ad occuparsi della questione è il delegato all'Urbanistica (compreso i litorali), Maurizio Pirisi.

Non sarà la priorità del territorio ma, considerato gli aspetti occupazionali e turistici - e perchè no sociali - che un progetto del genere coinvolge, la spiaggia per cani potrebbe almeno essere ricordata nell'agenda politica. Uno stabilimento di questo tipo sarebbe l'unico nella parte nord-occidentale e il quarto in tutta l'isola (ne sono sorti a Caprera, Cagliari e Sant'Antioco). E un target turistico di non poco rilievo - a 6 cifre assicurano gli operatori di settore - si concentra nelle località di villeggiatura attrezzate per l'ospitalità degli animali domestici.

Oltre alle "dog beach" secondo l'Enpa - Ente Nazionale Protezione Cani - sono in aumento anche gli esercizi pubblici aperti anche ai cani, addirittura gli hotel che ospitano furetti, iguane e serpenti. Non aspirando a un letto per i rettili, ci si acconterebbe da queste parti di un bel bagno per i migliori amici dell'uomo.