La conclusione del vicepresidente di Progetto Sardegna, punta al «superamento dello stallo in cui si era caduti per le politiche territoriali» e si propone «il rilancio di uno strumento fondamentale per lo sviluppo che non sia più condizionato dalla gestione»
CAGLIARI - Chicco Porcu, vicepresidente del Gruppo di Progetto Sardegna in Consiglio Regionale, interviene in merito alla questione del Parco del Gennargentu. «In Sardegna c´è bisogno di più parchi e non di meno parchi»: i parchi possono diventare «motore dello sviluppo delle attività produttive e turistiche locali nelle zone interne, minacciate da spopolamento e disagio sociale».
Al momento di votare a favore dell´ordine del giorno poi approvato dal Consiglio Regionale, Chicco Porcu ha ricordato come il testo «rafforzi la Giunta e il progetto di un sistema di parchi regionali che si integrino con le popolazioni e le economie locali e attribuiscano ai sardi il controllo del proprio territorio».
L´Odg di oggi, è la conclusione del vicepresidente di Progetto Sardegna, punta al «superamento dello stallo in cui si era caduti per le politiche territoriali» e si propone «il rilancio di uno strumento fondamentale per lo sviluppo che non sia più condizionato dalla gestione centralistica e dallo scarso coinvolgimento della popolazione locale».
Intanto, a margine dell’incontro tenutosi a Roma con i nove sindaci dell´area del Parco, il ministro dell´Ambiente Altero Matteoli ha assunto l´impegno di avviare il percorso per la revoca definitiva del decreto istitutivo del parco nazionale del Gennargentu e di tutti i vincoli. I primi cittadini hanno, alla fine della riunione con il Ministro, stilato un documento nel quale è contenuto l´impegno a "superare gli equivoci" con gli altri sindaci dell´area che, in seguito alla decisione di Matteoli di ricevere il presidente della Regione Renato Soru solo dopo gli amministratori locali, hanno disertato l´incontro di oggi. Il sindaco di Gairo ritiene prioritario "ottenere l´annullamento del parco per poi lavorare seriamente su proposte alternative".
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