Il capogruppo regionale del Partito Democratico Mario Bruno esprime soddisfazione per la somma destinata al porto algherese e deliberata dalla precedente Giunta Soru, evidenziando, tuttavia, alcune riflessioni sui programmi e la gestione dello stesso
ALGHERO - «Prendo atto favorevolmente della decisione della Regione di andare in continuità con quanto deliberato dalla giunta Soru per il porto di Alghero. Infatti, i tre milioni di euro di cui oggi si parla erano stati già accordati nel 2008 dall'esecutivo di centrosinistra su proposta dell’assessore Mannoni con l’obiettivo del rilancio e della riqualificazione del porto d’interesse regionale. A questo finanziamento aveva fatto immediato seguito il bando di gara per la progettazione». Il capogruppo regionale del Partito Democratico Mario Bruno esprime soddisfazione per la somma destinata al
porto algherese, evidenziando, tuttavia, alcune riflessioni sui programmi e la gestione dello stesso.
«Continua invece a destare perplessità - dice Bruno - la scelta contenuta nel Piano particolareggiato predisposto dal Comune di Alghero, trasformato in proposta di piano regolatore portuale e ora in attesa dell’adozione da parte della Regione, che estende il porto verso la spiaggia di San Giovanni». «Siamo ancora in attesa di capire - aggiunge il capogruppo - se serve davvero una nuova Marina, se è utile sacrificare la spiaggia di San Giovanni, con possibile impatto ambientale sulle spiagge circostanti, come prevedevano i criteri informatori di quel piano, approvati dal Consiglio Comunale. E soprattutto vorremmo capire a chi serve».
Sempre dal consigliere regionale algherese arriva il monito «a cominciare ad utilizzare bene quei tre milioni deliberati nell’aprile 2008», a partire dal progetto già concordato dalla Regione con l'amministrazione comunale che prevedeva nuovi pannelli, una risistemazione degli ormeggi e un banchinamento in legno di 440 metri con centinaia di nuovi posti barca. E poi ancora: una migliore ricettività; nuovi spazi di approdo; un’area cantieristica dotata di tutti i sistemi e le attrezzature per il varo e l’alaggio; la raccolta dei rifiuti speciali; i servizi a terra.
Riguardo alla gestione Bruno conclude: «aspettiamo ancora che l’assessore regionale Asunis emani direttive che affidino all’ente locale poteri concessori e titolarità nella gestione dei porti turistici di rilevanza regionale. Solo in questo modo il Comune potrà costituire una società mista in grado di gestire il porto attraverso logiche imprenditoriali in un unico soggetto gestore insieme alla marineria locale, ai club e alle associazioni, garantendo finalmente sviluppo e occupazione per il territorio».
Nella foto: Il porto di Alghero
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