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Red 1 febbraio 2010
Assenze, bagarre in Regione
Lombardo, pesanti attacchi
Acceso dibattito in aula sulle assenze dei consiglieri regionali. Richiesta l´istituzione di una commissione d´inchiesta per fare chiarezza sulla veridicità dei dati pubblicati. La presidente Lombardo ha respinto tutte le accuse, arrivate da numerosi consiglieri di centrosinistra e centrodestra


CAGLIARI - Acceso dibattito in aula a Cagliari sulle assenze dei consiglieri regionali, dopo la pubblicazione dei dati da parte della Presidente Claudia Lombardo. E' stato l’on Franco Sabatini a sollevare il problema delle presenze in aula e soprattutto delle presenze in occasione della verifica del numero legale ponendo la questione se nel sito siano stati riportati correttamente tutti i dati, se siano veritieri, e perché non sia stata fatta la precisazione delle assenze per malattia o impedimento.

L’on Gianvalerio Sanna (Pd), ha detto che i dati pubblicati sono “falsi e manipolati” a uso politico ed ha chiesto la nomina di una commissione d’inchiesta. Ha ricordato che la verifica del numero legale andrebbe distinta dalle altre votazioni, come si fa proprio alla Camera. Dopo aver ribadito forti critiche alla Presidenza affermando che i dati pubblicati sul sito sono diversi da quelli che sono stati forniti dagli uffici ai consiglieri, ha ribadito che i consiglieri sono stati fatti oggetto di oltraggio insieme alle proprie famiglie.

La Presidente Claudia Lombardo ha replicato con fermezza che nella circostanza sono stati adottati i sistemi di certificazione delle assenze regolamentari, e non riguardano la verifica della produttività. «L’assenteismo non è di questa legislatura» ha ricordato ma è un fatto che si verifica da diverse legislature. «Nessuno vuole gettare fango sulle opposizioni o creare discriminazioni fra i consiglieri», si è difesa la Presidente.

Duro anche l'intervento di Nello Cappai (Udc), che ha detto di essere dispiaciuto di dover concordare con la minoranza. Chiederò ufficialmente l’accesso agli atti. «L’altro giorno mia moglie mi ha chiesto: ma quando esci dove vai?». Rivolto alla Presidente ha affermato: esistono varie possibilità, ad esempio proporre modifiche al regolamento attraverso l’apposita giunta per il regolamento. Critiche anche da Gianvittorio Campus (Pdl), che ha sottolineato l'importanza della discussione: «Rincresce che alcune delle osservazioni poste dall’opposizione siano condivisibili», ha attaccato.

«La presidenza ha scientemente sollevato, nell’indicare un giusto problema, e scatenato “un’ondata di qualunquismo disfattista”». Ha espresso giudizio negativo sul fatto che sia possibile che un’assemblea usi strumentalmente la verifica numero legale per non essere penalizzati negli emolumenti. «Prima di sollevare il sipario - ha ricordato Cappai - l’errore sarebbe dovuto essere corretto. Ha criticato la Presidenza di mancanza di confronto con quest’aula».

Duro il giudizio dell’on. Antonio Solinas (Pd): «viviamo una stagione in cui chi parla male della politica diventa subito un eroe. E lei ha utilizzato il suo ruolo per avere un risalto sulla stampa di cui non aveva bisogno. Con il suo comportamento ha gettato discredito sull’Assemblea che presiede. Io non sono mai stato assente né in Aula né in commissione eppure risulto tra i più assenti». Avrebbe dovuto far sapere ai sardi anche che le commissioni hanno lavorato in questi mesi soltanto grazie al senso di responsabilità dell’opposizione, perché la maggioranza è sempre assente. «Presidente - ha attaccato Solinas - adotti atti seri e non demagogici».

Critiche anche da Adriano Salis (Idv): «Sono a disagio perché le sue iniziative hanno dato un ulteriore colpo alla credibilità del Consiglio - ha detto Salis - è chiaro che questa vicenda viene letta politicamente dalle opposizioni, vista la contemporanea assunzione da parte della presidente Lombardo dell’assunzione di una carica importantissima di partito». Angelo Stochino (Pdl) ha invece affermato come il campanello d’allarme e il malumore si coglieva da tempo e la decisione della Presidente non è lesiva della onorabilità dei consiglieri. Ha affermato che una cosa sono le mancate votazioni in occasione di richiesta del numero legale, altra cosa le assenze. Condividendo la necessità di trovare norme regolamentari che consentano una migliore gestione del lavoro dei consiglieri ha auspicato una riforma rapida di questa parte del regolamento.

Luigi Lotto (Pd) ha lamentato come questo fatto abbia creato distacco ulteriore fra cittadini e istituzioni. «E’ necessario che la pubblica opinione conosca i dati sul lavoro dei consiglieri, su questo non vi sono dubbi», ha dichiarato. «C’è stato un errore nella gestione di questa partita e i fatti che siano stati pubblicati dati incompleti circa il lavoro dei consiglieri non si è data una informazione realistica e coerente. Questi dati non possono essere strumento di battaglia politica. Giusto quindi chiedere che venga affrontata la questione del regolamento».
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