L’assessore regionale della Pubblica Istruzione dichiara che nella predisposizione della graduatoria «l’assessorato si è attenuto strettamente ai criteri previsti nel bando»
CAGLIARI - «Nella predisposizione della graduatoria definitiva del bando per l’attribuzione degli assegni di merito per studenti diplomati nell’anno scolastico 2007/2008 e quelli iscritti all’Università nell’anno accademico 2008/2009, l’Assessorato si è attenuto strettamente ai criteri previsti nello stesso bando, formulato in osservanza della Legge Regionale 3 del 2008 che, promulgata dalla precedente Giunta Regionale, prima delle modifiche introdotte dal Consiglio Regionale con la legge 3 del 2009, riconoscevano priorità assoluta agli studenti di facoltà tecnico-scientifiche rispetto agli iscritti in facoltà di altre aree accademiche». Lo ha precisato l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, puntualizzando che «non vi è stata violazione dei requisiti» così come
denunciato dai consiglieri regionali del Partito Democratico.
«Una norma non può avere valore retroattivo - ha ricordato l’esponente della Giunta Regionale - e anche nel caso in cui si fosse potuta utilizzare una legge, emanata a distanza di oltre un anno, per la pubblicazione di una graduatoria definitiva, sulla base di un bando pubblicato ai sensi della norma allora vigente, avremmo comunque dovuto garantire gli assegni di merito. Non solo le risorse disponibili, pari a circa seimilioni di euro, hanno dato pieno soddisfacimento a tutte le richieste del beneficio degli iscritti nelle facoltà scientifiche - ha puntualizzato l’assessore - ma hanno coperto anche quelle presentate dagli studenti delle facoltà non scientifiche”. Dell’assegno di merito hanno beneficiato 1.226 studenti, di cui 698 iscritti alle facoltà scientifiche e 528 a quelle non scientifiche.
«Per i 391 soggetti esclusi dalla graduatoria definitiva - ha rimarcato la Baire - non risulta in alcun caso che la non appartenenza a facoltà scientifiche sia stata considerata causa di esclusione proprio perché tale motivazione non è contemplata nel bando, a differenza di vizi di legittimità (esempio la mancanza di firma o di allegati richiesti dal bando) e di merito (voto di diploma inferiore a quello richiesto nel bando)».
Nella foto: L?assessore regionale Maria Lucia Baire
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