Presa di posizione del Comitadu pro sa limba sarda che chiede al Presidente Cappellacci di rivendicare la presenza della lingua sarda in una Convenzione europea. Cossiga scrive al sottosegretario Letta
CAGLIARI - Il Comitadu pro sa limba sarda/Comitato per la lingua sarda ha preso atto del “Terzo rapporto dell'Italia sull'attuazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali”, approvata dal Consiglio d'Europa il 1 febbraio 1995 e ratificata dal Presidente della Repubblica il 15 novembre 1997.
«Nel rapporto - scrive il Comitadu - nel quale per altro si fa riferimento all'inclusione del sardo fra le lingue delle minoranza storiche tutelate dalla Repubblica, non compare alcuna scheda relativa alla lingua sarda, mancando con ciò all'obbligo che lo Stato italiano ha assunto con la ratifica della Convenzione di “trasmettere al Segretario Generale del Consiglio d’Europa informazioni complete sui provvedimenti legislativi e di altro tipo che avrà adottato per dare effetto ai principi enunciati nella stessa Convenzione quadro».
«Si tratta con tutta evidenza di una mancanza grave, non tanto e non solo per la cancellazione di fatto della minoranza linguistica sarda in un documento di rilevanza comunitaria, quanto per gli effetti che nel futuro questa dimenticanza potrebbe avere - si legge nel comunicato di "pro sa limba sarda" che sollecita il Presidente della Regione - di compiere tutti i passi che ritiene opportuni per richiamare il Ministero dell'Interno al rispetto dell'obbligo assunto dallo Stato di trasmettere informazioni complete e non parziali al Consiglio d'Europa».
Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, informato della presa di posizione di Su Comitadu pro sa limba sarda sul rapporto dell'Italia al Consiglio d'Europa, l'ha fatta recapitare al sottogretario alla Presidenza on. Gianni Letta.
Nella foto: Francesco Cossiga
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