|
Sergio Ortu
12 luglio 2004
L’area marina protetta di Capo Caccia muove i primi passi
Duemilaseicentotrenta ettari di superficie marina, questa la consistenza dell’Area Marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana che il prossimo 20 settembre compirà due anni dalla sua istituzione

Trentotto gli ettari interessanti dalla Zona A di tutela e salvaguardia integrale, circa cinquecentocinquanta per la Zona B e circa duemilacinquanta quelli coperti dalla Zona C. Un patrimonio marino naturale d’immenso valore non solo per la Riviera del Corallo, ma per tutta la comunità internazionale. Sono davvero tante infatti le specificità floro-faunistiche e geologiche presenti nei quasi tremila ettari di mare e costa tra Punta Cristallo e Capo Galera e che ne hanno motivato l’istituzione. La gestione dell’Area marina protetta è stata affidata dal Ministero dell’Ambiente al Comune di Alghero e proprio in queste ultime settimane sono state esperite le prime gare d’appalto. Segno che qualcosa lentamente inizia a muoversi per il decollo dell’Area marina, allo stato attuale conosciuta solo sulla carta e dalla Capitaneria di Porto di Alghero che si occupa della sorveglianza. Le gare d’appalto affidate in queste ultime settimane riguardano la predisposizione di boe e altre segnalazioni marittime per l’identificazione delle varie zone A, B, C e per l’individuazione di due posti barca nel porto di Alghero. Questi ultimi per collocarvi tra gli altri un battello “spazzamare” donato dal ministero dell’Ambiente. Si tratta insomma dei primissimi atti amministrativi fondamentali per l’avvio e tutela dell’area marina. Durante la stagione estiva in corso sarà compito della Guardia costiera informare e sanzionare natanti e pescatori che compiono eventuali illeciti nelle zone di tutela. Il responsabile dell’Area marina protetta è il dott. Gianfranco Russino già direttore del centro ricerche di Tramariglio. Di recente è stata inoltre nominata la Commissione di Riserva che rimarrà in carica fino all’aprile 2008 ed è presieduta da Ettore Martometti comandante della Capitaneria di Porto. A rappresentare il comune di Alghero i docenti universitari Nicola Sechi, ecologo, e Lorenzo Chessa della facoltà di Agraria. Gli altri membri Oliviero Montanaro e Patrizia Vitale Ilardi esperti del Ministero dell’Ambiente, Fedele Sanciu per le associazioni ambientaliste, Antonio Bricchetto per la Camera di Commercio, Giancarlo Arru del C.S.A, Stefano Gizzi del Ministero dei beni culturali e il prof. Andrea Cossu per il Ministero dell’Ambiente. C’è attesa in città sugli sviluppi che potranno produrre le due riserve terrestre(Parco di Porto Conte) e marina(Capo Caccia). Due realtà che bene si inseriscono anche dal punto di vista economico in una Riviera turistica come Alghero. Si tratta solo di trovare la giusta integrazione.
Commenti
|