Mentre la giornata delle Oasi è stata un successo nazionale, ad Alghero il Parco resta chiuso
http://www.parks.it/parco.porto.conte/, Testo in preparazione, sito del 2003 , a cura del Ministero dell´Ambiente. Vuoto. L´Area Protetta Gestore: Azienda speciale Parco naturale regionale di Porto Conte, Superficie: 5.200 ettari, Istituzione: 1999. La desolante situazione del nostro Parco, è quasi pari al contenuto del sito. L’ultima volta che ne ho sentito parlare, riguardava il concorso per la realizzazione di un “logo”. Poi ancora silenzio. Ma quali sono i problemi che bloccano il decollo del Parco? Che cosa osta alla nomina di un Direttore? Perché non si elegge la Consulta? Perché il Presidente e i consiglieri non producono atti che facciano muovere questo gigante, foriero di tante attese ma che nei fatti si sta dimostrando un grande flop. Siamo alla seconda nomina del Presidente del Parco e dei consiglieri, dopo il compianto Sasso ora è la volta di Camerata. Se esistono problemi grossi, insormontabili, perché non avere il coraggio di dire che cosa è di ostacolo? La politica si è impadronita della sua gestione, le nomine politiche non sempre si conciliano con capacità specifiche nel settore. Quello che lascia perplessi è come mai in Via Columbano nessuno dei consiglieri, di maggioranza e d’opposizione, sente l’esigenza di sapere in che direzione si stia movendo l’Ente Parco.
Nel mentre Alghero, che nel Parco aveva riposto tante aspettative in termini di ricadute occupazionali e di visitatori, prende atto che qualcosa non va nel verso sperato. Uno strano silenzio avvolge tutto, quasi che a nessuno importi più di tanto il suo futuro.
Nel mentre Il wwf Italia ci fornisce dati che non possono che far riflette: Circa 100.000 gli italiani che hanno potuto toccare con mano i risultati del grande impegno del WWF e dei soci che sostengono l’associazione per salvare in tutte le regioni piccole porzioni di natura preziosa. Grandi e piccini hanno potuto godere dello spettacolo della natura e delle centinaia di eventi che, grazie all’impegno di oltre 700 volontari e delle decine di Guardie delle Oasi, il WWF ha organizzato in tutte le aree protette, aperte gratuitamente per l’occasione.
Dal Piemonte alla Sicilia migliaia di appassionati hanno partecipato ad escursioni a piedi, a cavallo, a giochi all’aperto, visitato mostre naturalistiche, degustato i tantissimi prodotti tipici locali che anche le Oasi aiutano a promuovere. Pienone in Abruzzo, nell´Oasi delle Gole del Sagittario
In Toscana circa 10.000 visitatori hanno affollato le 13 aree aperte per la Giornata.
Nelle Marche, le Oasi di Bosco di Frasassi e Ripabianca di Jesi hanno fatto “il pieno” di visitatori: oltre 4.000 marchigiani hanno partecipato alle visite guidate, a giochi all’aperto per i più piccoli, degustato i prodotti del commercio equo-solidale.
Grande successo anche in Umbria: l’Oasi di Alviano, vicino Orvieto, ha visto la partecipazione di circa novecento persone. Grande successo in Lombardia, a Brescia al Centro di Recupero Animali Selvatici di Valpredina. Moltissima gente anche a Vanzago, mentre è stato inaugurato un sentiero natura allo stagno didattico di Bosco Villoresi a Carugate, in provincia di Milano. Curiosità e successo anche in Puglia, all´Oasi delle Cesine. Bellissima giornata anche a Policoro, l´Oasi sulla costa jonica della Basilicata che conserva uno dei più importanti boschi igrofili d´Italia: circa 4.000 persone hanno partecipato alla giornata, con visite guidate, ciclopedalata e gite a cavallo. Notevole, in Sicilia, la presenza dei fenicotteri rosa nell´Oasi delle Saline di Trapani, che ha allietato i numerosi visitatori. In Sardegna a Monte Arcosu l’Oasi protetta del wwf , un successo ampiamente preventivato”.
“La Giornata delle Oasi si è confermato essere il più grande evento che mette a contatto gli italiani con le aree protette – ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia - un fondamentale momento di promozione del vero significato della conservazione della natura e della grande opportunità che questa rappresenta per le tante comunità locali che la hanno in dote. Dalla prima, quella di Burano in Toscana in quasi 40 anni il WWF ha creato 132 Oasi, complessivamente oltre 39mila ettari, strappando lembi di costa ancora integri dall’abusivismo, salvando foreste dal taglio e dagli incendi, proteggendo lagune, stagni, corsi d’acqua preziosi per l’avifauna".
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