Concluso il programma sperimentale di educazione ambientale alla sostenibilità avviato dal Parco di Porto Conte con la collaborazione sperimentale di Legambiente
ALGHERO - Si sono concluse insieme all’anno scolastico anche le attività di educazione alla Sostenibilità ambientale avviate dal Parco Regionale di Porto Conte in collaborazione la sezione locale di Legambiente. Attività imperniate principalmente sul laboratorio delle Energie sostenibili, realizzato dal Parco grazie ad un finanziamento Por Sardegna. Hanno partecipato alle attività educative 853 giovani studenti delle scuole primaria e secondaria di primo e secondo grado provenienti dagli istituti algheresi per la maggiore, ma anche con presenze dalla provincia di Oristano e Cagliari. L’attività formativa avviata dal mese di marzo fino a giugno con una formula sperimentale, non godeva di alcun contributo pubblico particolare, ma si è autofinanziata con un inedita formula di impresa educativa. Il servizio disponibile tutti i giorni con formule di attività di mezza giornata o tutta intera si è avvalsa di operatori specializzati utilizzando metodologie fortemente partecipative da parte degli studenti. Lo scopo era quello di far scoprire ai ragazzi “le buone pratiche” per il risparmio energetico, per la corretta raccolta differenziata dei rifiuti sia in ambiente scolastico che nelle proprie abitazioni. Le classi hanno inoltre potuto toccare con mano come si può risparmiare energia, ma anche produrla grazie ai modellini presenti nel laboratorio didattico delle energie sostenibili del parco che simulano il funzionamento delle varie energie alternative al petrolio. Ma il Parco e Legambiente hanno voluto anche portare l’azione di sensibilizzazione all’interno della scuola eleggendo l’Istituto Tecnico A. Roth di Alghero come campo di sperimentazione di un percorso semplificato di Agenda 21 scolastica per l’analisi e il miglioramento della qualità della scuola. Quattro le classi coinvolte nell’iniziativa che ha consentito grazie all’utilizzo dell’innovativa metodologia dell’impronta ecologica capire la quantità di territorio utilizzato da un individuo per produrre le risorse che consuma. Alla fine del lavoro i dati raccolti sono stati inseriti in un software che ha permesso di calcolare le impronte ecologiche di ogni allievo della classe e da qui partire per la progettazione di azioni e comportamenti capaci di alleggerire l’impronta ecologica di ognuno.
Foto d'archivio
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