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Cor 15 giugno 2008
Uccelli marini, i maggiori esperti a Casa Gioiosa
Un pubblico di esperti e di appassionati ha riempito le file del Convegno


ALGHERO - Proseguono le iniziative del Parco di Porto Conte con il Convegno attivato ieri mattina presso Casa Gioiosa, questa volta sul tema degli “Uccelli Marini del Mediterraneo – consistenza delle popolazioni, gestione e conservazione”. Ad aprire i lavori, dopo la breve introduzione del Presidente del Parco di Porto Conte Dott. Antonio Usai e del Vice Presidente Alberto Zanetti, è stato Antonio Torre, membro dell’Area 5 Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna e dell’IVRAM, moderatore del Convegno che ha visto i maggiori operatori e ricercatori del settore faunistico della Sardegna incontrare esperti ornitologi italiani ed esteri come Xaver Mombailliu, Direttore dell’Associazione NEDMARAVI. Primo tra i relatori, quest’ultimo ha illustrato con una serie di diapositive l’elenco delle specie di uccelli marini e costieri del Mediterraneo protetti dalla Convenzione di Barcellona: quindici esemplari di cui ben otto presenti in Sardegna. Egli ha fornito un quadro generale della distribuzione delle colonie presenti nel Mediterraneo, ribadendo la necessaria attenzione da parte degli Istituti competenti ai fini di conservazione e tutela di tutte le piccole popolazioni di uccelli. Nicola Bacetti dell’Istituto Nazionale di Fauna Selvatica ha successivamente illustrato il Progetto Gabbiano Corso in Sardegna, basato sullo studio dell’ecologia ed etologia di questa specie presente tra le due isole, e in Italia con un totale di circa venti siti di nidificazione e circa mille unità di esemplari, purtroppo anch’essa a rischio di estinzione. Anche qui l’accento è stato messo sulla responsabilità dei comportamenti umani sulle condizioni di vita delle diverse specie. Accanto alle variazioni climatiche che determinano il venir meno degli habitat naturali, come le zone umide, molte specie di uccelli marini e costieri viene disturbata anche dalla presenza di ratti, di cui ha parlato specificatamente nel suo intervento il ricercatore Paolo Sposimo della NEMO srl di Firenze. In particolare egli si è soffermato ad analizzare la difficile convivenza tra la specie della Berta maggiore e minore e il ratto nero, presente su circa l’83% delle isole. Egli ha illustrato i vari interventi effettuati su un campione di isole nel bacino del Mediterraneo. Interventi tutt’ora necessari ma ostacolati dalle difficoltà di reperimento di fondi. In rappresentanza dell’Area Marina Protetta di Tavolata Punta Coda Cavallo è poi intervenuta Giovanna Spano che ha illustrato l’attività di monitoraggio dell’avifauna marina svolta dall’A.M.P. indicando come anche le tre specie della Berta minore, Gabbiano corso e del Marangone dal ciuffo che nidificano nell’area, risentano della presenza del ratto nero. L’esigenza di creare delle Zone di Protezione Speciale per proteggere la vita e lo sviluppo di tutte le specie dell’avifauna marina e costiera è stata sottolineata dalla rappresentante della Lega Italiana Protezione Uccelli della sezione di Bologna, Giorgia Gaibani, nel suo successivo intervento in cui ha illustrato l’efficacia delle IBA Marine, strumento riconosciuto a livello internazionale, utile alla conoscenza dell’estensione delle colonie e delle loro aree di foraggiamento. Sergio Nissardi dell’organizzazione Anthus di Cagliari e Danilo Pisu del neo Centro Studi Fauna della Sardegna hanno infine presentato la propria esperienza all’interno del Progetto Piccole Isole in Sardegna, rispettivamente per l’Isola di Maldiventre e per quella dell’Asinara. Quest’ultima risulta essere attualmente l’unico sito in cui è attiva una stazione di inanellamento per il monitoraggio delle specie migratorie e di quelle native. Un pubblico di esperti e di appassionati ha riempito le file del Convegno con una prima chiusura dei lavori avvenuta intorno alle ore 14.00 e un rimando per l’approfondimento dei temi di maggiore interesse al primo pomeriggio. Un grande risultato anche questa volta per il Parco di Porto Conte che ha visto i maggiori esperti del settore riuniti in un’occasione di scambio di informazioni contribuendo così al progresso della ricerca.

Nella foto Antonello Usai, presidente dell'Ente Parco
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