L’incontro di respiro internazionale, nell’Aula Magna della Facoltà di Architettura di Alghero, è organizzato da Jorge Lobos architect at University of Chile and Master on Theory University of Cataluña
ALGHERO – Inizia domani la serie di incontri programmati nella Facoltà di Architettura di Alghero tra il mese di Aprile ed il mese di Giugno. Il primo appuntamento è già un doppio evento, intitolato “Architecture from Madrid”. Alle ore 17, “Ecosistema urbano” con José Luis Vallejo y Belinda Tato, architects dell’University Politecnica of Madrid, Spain”, mentre, alle ore 19, spazio a “Federico Soriano y Lola Palacios, University Politécnica of Madrid, Spain”. Esiste un modo diverso di intervenire nelle città, capace di uno sguardo di più ampio raggio, che generi uno spazio urbano che si costruisca sopra se stesso, che riutilizzi e riprogrammi zone cadute in disuso e che rigeneri il tessuto urbano senza consumare ingenti quantità di budget e di risorse né produrre grandi quantità di rifiuti. A noi interessano le azioni capaci di scatenare una risposta da parte dei cittadini e gettare i semi dell'auto-riparazione, di modo che il cittadino torni di nuovo ad avere un ruolo attivo nello spazio pubblico. “Ecosistema urbano” è un’equipe di architetti e ingegneri che si occupano dell’investigazione e del disegno ecologico dei nuovi progetti di architettura e che concepiscono lo sviluppo sostenibile come fonte di innovazione e entusiasmo. I suoi componenti principali sono architetti e ingegneri dell’Universidad Politécnica de Madrid e della Bartlett School of Architecture-University College London. Sono docenti alla Escuela de Arquitectura de Madrid, alla Universidad Internacional de Cataluña di Barcelona e professori invitati presso numerose università spagnole, europee, latinoamericane, asiatiche e nordamericane (Yale, Cornell, California, Arizona, Iberoamericana, Hong Kong). Dal 2000 ad oggi hanno ricevuto oltre venti riconoscimenti in occasione di concorsi nazionali ed internazionali, essendo stati premiati alle ultime quattro convocazioni del Concorso Europeo per i Giovani Architetti Europan (2002, 2004, 2006, 2008). Nel 2005, a Ginevra, hanno ricevuto l’European Acknowledgement Award, indetto dalla Fondazione Holcim per la Costruzione Sostenibile e sono stati selezionati tra i “dieci migliori architetti sotto i quaranta anni” dalla Fondazione Antonio Camuñas. Nel 2006 hanno ottenuto il Premio dell’Associazione dell’Architettura e l’onorificenza Environments, Ecology and Sustainability Research. Nel 2007 sono stati nominati per il Premio Europeo Mies Van Der Rohe Award “Arquitecto Europeo Emergente”, sono stati selezionati per essere esposti al padiglione spagnolo della Expo Zaragoza 2008 insieme a dodici studi internazionali e sono risultati vincitori del premio “Ar Award for emerging architecture” come migliore studio emergente tra quattrocentodieci partecipanti provenienti da tutto il mondo. Recentemente è stata pubblicata una monografia dei loro progetti intitolata Monoespacios 8, edita dal Colegio de Arquitectos de Madrid. Loro lavori sono esposti alla mostra collettiva Freshmadrid e nella sede del Coac di Barcellona. Stanno sviluppando un programma di ricerca nazionale Cenit chiamato “la ciudad eco tecno-lógica” sovvenzionato dal Ministero dell’Industria con imprese leader come Arcelor e Acciona. La loro ultima opera costruita è la seconda fase del progetto dell’EcoBulevar di Vallecas in Madrid, progetto pilota di rivitalizzazione bioclimatica di uno spazio pubblico, finanziato dal programma Life dell’Unione Europea. Attualmente stanno sviluppando proposte di rivitalizzazione urbana per i comuni di Madrid, Bilbao, Eibar, Elda e Fuenlabrada.
La seconda parte della serata, a partire dalle ore 19, interverrà invece Federico Soriano. Soriano, laureato in Architettura alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid nel 1986, è stato direttore della rivista del Colegio Oficial el Arquitectos di Madrid “Arquitectura” dal 1991 al 1993. Fondatore, insieme a Dolores Palacios, dello studio di Architettura S&Aa. nel 1992, nel 1994 fonda e dirige la rivista “Fisuras de la cultura contemporánea”. Scelto per la public lecture del William Lyon Sommerville Lectureship nel 2005 all’Università di Calgary, è direttore del Corso Magistrale Talento Talante, dell’Universidad Internacional Menéndez Pelayo, corsi estivi della Settima Bienal de Arquitectura Española di Santander. Visiting professor all’Escuela Técnica Superior de Arquitectura, all’Universidad de Navarra, alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Alicante, all’Università di Ferrara, all’Universidad Central de Chile, ha insegnato progettazione in diverse università, tra cui la Etsam, Upm e la Esarq-Uic. Vincitore di diversi premi, tra i quali il Premio Enric Miralles de arquitectura alla Sesta Bienal de Arquitectura Española nel 2001, e concorsi di architettura (tra cui il Primo Premio al concorso di idee per la rimodellazione urbana dello spazio circostante la chiesa di Santa Maria, Ayuntamiento de Mungía), ha esposto in Spagna, in Italia, in Cile, in Brasile. Membro di giuria di venticinque concorsi di architettura, ha tenuto centotrentasei conferenze sia in Spagna che all’estero, ha scritto settanta articoli ed il suo lavoro, i suoi progetti e suoi concorsi, sono stati pubblicati in centocinquantacinque reportages di varie riviste.
Il concetto di Architettura Culturale è un intento di avanzamento nella formulazione di un corpo teorico che tenga in considerazione i particolari valori umani di ciascun territorio nella produzione del progetto architettonico. Questo scenario prospetta la possibilità che l’architetto possa raggiungere una maggiore comprensione di questi valori culturali per trasformarli in strumenti utili alla progettazione. L’evoluzione del pensiero contemporaneo, a partire dall’antropologia della cultura (fine del Diciannovesimo Secolo), la filosofia della cultura (prima metà del Ventesimo Secolo), la prima globalizzazione (seconda metà del Ventesimo Secolo) e la seconda globalizzazione (inizi del Ventunesimo Secolo), ha intrapreso solo tiepidi tentativi di correlazione con la teoria dell’architettura, anche se ci sono numerose opere di architetti che rendono conto di questi processi in diverse parti del mondo. In generale la teoria dell’architettura del Ventesimo Secolo, e in particolare delle ultime decadi, si è basata sulla prima globalizzazione e non è riuscita ancora a includere in forma cosciente e massiva questi diversi processi culturali nella dimensione posta dalla filosofia contemporanea. Lo scopo del seminario del workshop Housing and Culture è dunque quello di procedere in questo campo.
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