ALGHERO - L'emorragia sarda della Lega continua. A distanza di pochi giorni sono infatti numerosi i dirigenti locali che hanno deciso di sbattere la porta e lasciare il
Carroccio. Col vicesegretario regionale Massimiliano Piu, Lidia Palma (responsabile organizzativa) e il capo dipartimento Economia Sandro Deiana, c'è anche Angelo Cubeddu ad aver gettato la spugna.
Dimissionario da qualche giorno, soltanto nelle ultime ore la notizia è circolata ad Alghero, dove Cubeddu svolgeva il delicato incarico di commissario cittadino. Anche per lui, come già avvenuto con i colleghi, una breve lettera di poche righe per lasciare incarico e partito a due settimane dalle elezioni politiche del 25 settembre.
E´ un vero e proprio terremoto quello che, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del governo, si sta abbattendo sul quartier generale sardo della Lega. Con loro, infatti, a lasciare il
Carroccio Sardo in aperta polemica con i vertici regionali è stato l’assessore ai Trasporti, Giorgio Todde. «Trattati come una colonia» aveva tuonato Todde parlando di «atteggiamenti da caserma, senza rispetto neppure per il presidente Solinas».
Il terremoto nel partito di Matteo Salvini a pochi giorni dalle votazioni potrebbe aprire a nuovi ed imprevedibili scenari se si considera il patto sardo siglato col
Psd'Az anche in previsione del 25 settembre. Una eventuale
debacle per l'unico particolori Sardista, Carlo Doria, potrebbe avere dirette ripercussioni in giunta a Cagliari, dove già si prepara una staffetta col leghista Mario Nieddu, sempre più al centro di polemiche e malumori per la gestione della sanità nei territori dell'isola.
Nella foto: Dario Gagoni e Angelo Cubeddu
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