L’ex consigliere comunale esprime la sua opinione sulle scelte delle candidature del suo partito
ALGHERO – Questa mattina, Tonio Bassu, componente del Direttivo Provinciale di Sassari dell’Italia dei Valori ed ex consigliere comunale, ha espresso la sua opinione su come il Partito di Antonio Di Pietro, in Sardegna, ha deciso di proporsi alle prossime elezioni politiche. «Lo faccio pubblicamente – spiega Bassu - dopo aver espresso il mio dissenso, sulle candidature, nelle varie riunioni succedutesi con tutti i dirigenti sardi, molti dei quali erano e sono del mio stesso parere. Ormai è troppo tardi per porre rimedio all’assurda ed autoritaria riproposizione di Palomba capolista alla Camera e di Salis capolista al Senato, come nel 2006, non perché i due esponenti del Partito non abbiano titoli ma, dare la sensazione che l’Idv inizi e finisca con loro, non è certamente sintomo di rinnovamento, meritocrazia, volontà di far emergere forze fresche e motivate. Invece – prosegue - niente di tutto questo, i due capolista cagliaritani sono attorniati da qualche Verde spuntato come l’erba, all’improvviso, dopo un temporale». L’analisi dell’ex consigliere comunale da un risultato che, se non si conoscesse il pensiero retto, avrebbe del clamoroso. «Per fortuna non è troppo tardi per non votarli – suggerisce Tonio Bassu - in quanto non posso consentire che il mio voto e quello dei miei amici, che hanno già dimostrato al Partito la loro forza elettorale e la loro capacità di aggregazione calamitando consensi, (come nel 2006 dove Alghero ha contribuito con milleduecento voti all’elezione di Palomba alla Camera ed ha ottenuto milleottocento voti al Senato con il 7percento), vada nuovamente a politici come Palomba e Salis che hanno brillato per la loro assenza, pur essendo in maggioranza, rispettivamente al Parlamento ed alla Regione, senza aver mai dato risposte al territorio, al Partito ed ai loro elettori, negandosi al telefono, ignorando proposte ed iniziative che provenivano dalla base». Per questi motivi, finché Palomba e Salis guideranno l’Idv in Sardegna, Bassu ha deciso di farsi da parte, «nella convinzione che il 15 Aprile la loro sconfitta elettorale e, purtroppo, anche quella del Partito, faccia intervenire i vertici nazionali per chiedere conto della loro sciagurata gestione».
Nella foto: Tonio Bassu
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