Ieri notte, l’ex segretario Ds ha terminato nella Riviera del Corallo il tour elettorale sardo. Ha chiesto «un voto che dia fiducia e forza, per far crescere il Paese»
ALGHERO – E’ arrivato attorno alle 22.10, con quaranta minuti di ritardo, ma l’accoglienza dei centoventi ospiti del Ristorante La Pergola, luogo scelto per un incontro conviviale, o, come battezzata da Enrico Daga «un’arrostita democratica», è stata certamente positiva. Presenti in sala, tra gli altri, il presidente del Consiglio Regionale Giacomo Spissu, il consigliere regionale Mario Bruno, i consiglieri comunali Vittorio Curedda e Gianni Cherchi, l’ex consigliere Antonio Bassu, gli esponenti politici Ennio Asuni e Cici Peis. Piero Fassino è arrivato ad Alghero dopo una giornata ricca di incontri, culminata nell’incontro del Teatro Verdi di Sassari. Dopo un breve discorso del candidato algherese alla Camera Enrico Daga, che ha sottolineato come «alcuni mesi fa, Alghero ha subito una sconfitta. Da questo momento parte la rimonta. La comunità algherese ha la possibilità di dimostrare che Alghero non è una città di destra». Subito dopo, spazio a Massimo Pintus, candidato sassarese alla Camera, che ha chiarito come «l’idea nuova del Pd ha costretto anche le altre parti a presentarsi nella stessa maniera, raggiungendo già un risultato per il Paese», concludendo con una ricetta che vorrebbe portare il 30percento di donne in Parlamento. A questo punto, il momento più atteso, quello che ha visto l’ospite d’onore della serata salire sul palco. «Il 13 e 14 Aprile, gli algheresi hanno una grande occasione nelle mani, dare un voto ad un partito con un leader giovane e capace, e con un programma capace di dare risposte alla gente». L’ex segretario Ds ha esordito così alle domande della stampa, precedenti al suo discorso sul palco. Un discorso che punta sui giovani, sul lavoro, sui pensionati, sulle famiglie, quelle che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che devono avere la possibilità di allevare i propri figli in sicurezza. Fassino si è rivolto alle donne, ricchezza della comunità, auspicando una politica più vicina ai cittadini, con riforme e provvedimenti per una città più sicura e serena. Parlando della sua giornata sarda, Fassino ha sottolineato come abbia trovato un grande entusiasmo e partecipazione, ricordando, tra l’altro, la positiva risoluzione del problema de La Maddalena e degli altri territorio su cui grava la servitù militare, dando merito al precedente Governo Prodi ed al Governatore Soru. Sul palco, è salito un Fassino battagliero, che ha ricordato come, rispetto al precedente Parlamento, i partiti nelle aule saranno sei e non più trentanove. «Un enorme cambiamento, frutto della nascita del Pd. La nostra scelta ha riformato il sistema politico. Il Parlamento – ha proseguito – sarà meno esposto ai venti della frammentazione e chi guiderà lo farà con più solidità». Non è mancata una stoccata ai principali avversari di questa campagna elettorale. «L’agenda politica è dettata dalle proposte che intavoliamo noi ed il Centrodestra insegue affannosamente, su pensioni, fisco, sicurezza, nord Italia, infanzia, stato sociale. Non è un ritardo amministrativo – chiarisce – ma di una difficoltà si una parte che non ha un’idea politica. Non posso raccogliere le richieste forti del Paese», ha proseguito, sottolineando un cambiamento rispetto al passato, con il Pd dinamico ed innovatore, contro la staticità del partito di Berlusconi. «Non è più il momento di dibattiti autoreferenziali o contro Berlusconi, ma con il Paese al centro, i suoi problemi e le risposte per risolverli. Dobbiamo fare in modo che questo Paese ricominci ad offrire ai propri figli delle vere, solide opportunità». Fassino ha quindi mostrato come sia possibile «parlare per molti minuti di politica, senza nominare Berlusconi. E’ così abbiamo già recuperato una parte dello svantaggio che avevamo un mese fa. Ora bisogna convincere più persone possibile a dare un voto che nel Centro sinistra sia utile, cioè un voto al Pd. Bisogna far capire che non è Berlusconi il “male minore”, ma noi la “proposta migliore”. In tre settimane abbiamo tutti un grande compito, fare arrivare il nostro messaggio a tutto il corpo elettorale, sia chi si occupa di politica, sia chi, e sono la maggior parte, non se ne occupa, ma va comunque a votare». Fassino ha quindi annunciato che domenica prossima verranno riaperti tutti i gazebo del Pd sul territorio nazionale, per consegnare materiale pubblicitario. «Un’elezione si vince se tanta gente parla con tanta altra gente. Dobbiamo avere la lucidità della testa e la passione del cuore e così, il 14 Aprile, potremo festeggiare una grande vittoria», ha concluso. Dopo cena, attorno alle 23.40, Piero Fassino è quindi ripartito.
Nella foto: Piero Fassino ed Enrico Daga
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