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Giacomo Gardenia Direzione Provinciale UDC 21 febbraio 2004
Tormentone Baroudi, Pinocchio e..
Alice nel paese delle meraviglie
La normativa urbanistica non è ‘il paese delle meraviglie’ e l’assessore di turno non è ‘Alice’ ed infatti non riesce ad approvare neanche la ristrutturazione e l’ampliamento degli alberghi di Porto Conte che hanno almeno il riconosciuto merito di aver fatto conoscere Alghero al mondo


La equivocità delle risposte che l’assessore Altea dà alla’proposta indecente’ di Baroudi mi costringe a spezzare una lancia a favore del comportamento limpido degli altri assessori ed in particolare di quelli che rappresentano l’UDC nella coalizione di governo della città.
Infatti l’assessorato al commercio, diretto da Franco Simula , è costretto a rispondere no a proposte di apertura di nuovi bar e ristoranti perché non previsti dal Piano Commerciale, così come l’assessorato all’edilizia, guidato da Antonello Usai, deve rifiutare proposte progettuali in contrasto con il Piano Regolatore Generale mentre invece l’assessore Altea, esperto di urbanistica di destra e di sinistra avendo ricoperto lo stesso incarico amministrativo nella giunta di Carlo Sechi, si può permettere il lusso di rispondere anziché sulla base delle norme di PRG (se la proposta non è coerente con il certificato di destinazione urbanistica che rilascia l’assessorato da lui diretto il diniego è d’obbligo) in modo ambiguo prendendo tempo per studiare, valutare, esaminare giocando con tutti gli eufemismi del vocabolario.
Tutti gli altri assessori, correndo il rischio dell’impopolarità, a fronte di proposte incoerenti con la normativa vigente sono costretti a dire no, come d’uso in uno stato di diritto, anche ad algheresi benemeriti, invece Altea può dare a Baroudi, che ha bene meritato la bocciatura trent’anni fa, risposte double-face un po’ si un po’ no, dipende dallo studio, quasi che le norme di PRG fossero scritte con inchiostro simpatico invisibile ai più.
Il futuro di Porto Conte è già delineato dal Piano Regolatore Generale nella cui normativa è contenuto un chiaro diniego al progetto Baroudi presentato trent’anni fa.
La successiva legislazione urbanistica regionale ha rafforzato i vincoli e i Piani Paesistici in quei terreni prevedono una salvaguardia che esclude anche la possibilità di accordi di programma in deroga.
L’istituzione del Parco di Porto Conte ha il chiaro significato politico di conferma della integrità della Baia delle Ninfee, indietro non si torna, e di volontà di valorizzare l’intera area passando da un regime vincolistico ad uno di salvaguardia attiva con strumenti che rendano fruibile la natura, l’ambiente e la cultura storica e preistorica.
E’ questa la sfida del futuro, che dobbiamo affrontare con l’approvazione del P.U.C. e del Piano del Parco guardando avanti per rendere produttiva ed economica la integrità del nostro territorio, senza tentazioni di voltare indietro la testa per rendere possibili speculazioni edilizie del passato.
La scommessa che dobbiamo vincere è quella di far diventare Porto Conte una fabbrica produttiva di lavoro al servizio del turista in tutti i periodi dell’anno conquistando all’impresa le aziende agricole, agrituristiche ed alberghiere già presenti nella zona.
La normativa urbanistica non è ‘il paese delle meraviglie’ e l’assessore di turno non è ‘Alice’ ed infatti non riesce ad approvare neanche la ristrutturazione e l’ampliamento degli alberghi di Porto Conte che hanno almeno il riconosciuto merito di aver fatto conoscere Alghero al mondo, Libano compreso.
Le bugie fanno crescere il naso a Pinocchio nelle favole, nella realtà fanno crescere negli elettori la sfiducia nei confronti dei politici che le raccontano; Porto Conte non è il Porto della Nebbie dove spuntano pontili per la compiacenza del dirigente regionale nonostante il parere contrario del Sindaco.
Per approvare la proposta turistico-immobiliare di Baroudi è necessario modificare il PRG l’assessore Altea, se ne ha il coraggio politico , proponga una variante alla approvazione dei Consiglieri Comunali, la stessa procedura, che gli sta facendo passare le pene dell’inferno,in atto per l’aumento di cubatura richiesto dalla Sofingin a Piazza Mercato, tanto lui non vota per incompatibilità assessoriale e non corre rischi.
Baroudi ,invece, lasci perdere le illusioni e gli illusionisti e risparmierà i soldi di progetti cementificatori di seconde case e infine, per farsi perdonare i peccati di gioventù proponga iniziative imprenditoriali che nel rispetto assoluto della natura e dell’ambiente rendano concreta la prospettiva del Parco quale azienda produttiva.
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