Dietrofront di Altea al Ministero dell’Ambiente. Da Baroudi non abbiamo ricevuto alcun progetto
Nei giorni scorsi il Sindaco di Alghero Marco Tedde e l´Assessore comunale all´urbanistica Luigi Altea hanno affermato che l´Amministrazione comunale ha ricevuto in forma ufficiale la proposta progettuale del Gruppo Baroudi relativa all´insediamento turistico-edilizio sulla costa di Porto Conte il 22 dicembre 2003. Con nota prot. n. 5786 del 2 febbraio 2004 il Comune di Alghero - a firma dell´Assessore all´urbanistica dott. Luigi Altea - comunicava al Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio (Dipartimento assetto valori ambientali del territorio e Direzione V.I.A.) ed al Gruppo d´Intervento Giuridico che "il progetto specificato . non è mai pervenuto allo scrivente Ente". Delle due l´una: o il progetto è stato formalmente depositato oppure no. Le due cose insieme non possono coesistere: tertium non datur, avrebbero detto gli antichi Romani. Un po´ di trasparenza e chiarezza da parte dell´Amministrazione comunale algherese non guasterebbe in una vicenda di così importante rilievo.
La nuova versione del mega-progetto turistico-edilizio del Gruppo Baroudi nella splendida baia di Porto Conte è ormai nota: due hotels, due campi da golf da 18 boche, 24 campi da tennis, un club spiaggia, un porticciolo da 80 posti barca, un centro di talassoterapia, servizi commerciali, viabilità, ecc. per complessivi 600.000 metri cubi di volumetria su 285 ettari da realizzarsi mediante accordo di programma con la Regione autonoma della Sardegna ed il Comune di Alghero. L´investimento sarebbe pari a 204 milioni di euro, dei quali il 40 % provenienti da fondi privati ed il 60 % da fonti pubbliche (comunitarie, statali e regionali) a fondo perduto. In sostanza dovrebbero essere dati 122,4 milioni di euro di soldi pubblici per distruggere o, al più, degradare irrimediabilmente un bene ambientale di primaria importanza...
L´area è - in teoria - super tutelata: vincolo di conservazione integrale nella fascia dei 300 metri dalla battigia, vincolo paesaggistico, parco naturale regionale di Porto Conte, sito di interesse comunitario proposto, vincolo di non modificabilità territoriale in attesa del nuovo piano territoriale paesistico. Insomma, c´è il tanto per rispedire al mittente qualsiasi "proposta oscena" di tal fatta...
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico sono tornate, allora, alla carica, inoltrando un nuovo esposto alle amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali competenti (nonché alla Commissione Europea) affinchè siano rispettate le normative di tutela ambientale. Già lo scorso 28 luglio 2003 avevano inviato analoga richiesta di informazioni a carattere ambientale ed opportuni interventi ed alcune risposte "importanti" non erano mancate: l´Assessorato regionale della difesa dell´ambiente - Servizio V.I.A. rendeva noto (nota n. 37322 del 12 settembre 2003) che "non è pervenuta alcuna richiesta di verifica e di valutazione d´impatto ambientale", mentre il Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio - Dipartimento per l´assetto dei valori ambientali del territorio - Direzione per la conservazione della natura chiedeva, per quanto di sua competenza, all´Assessorato regionale della difesa dell´ambiente, alla Provincia di Sassari ed al Comune di Alghero quali iniziative siano state adottate per sottoporre il progetto alle necessarie procedure della valutazione di incidenza (direttiva n. 92/43/CEE, D.P.R. n. 357/1997, D.P.R. n. 120/2003), ricordando - in assenza - le responsabilità in sede comunitaria.
Insomma, l´ennesimo "master plan in salsa catalana" non avrà davvero vita facile, con o senza pinocchi...
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