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Antonio Burruni
16 novembre 2007
Mozione Parco: Due giornate per bocciarla
Dopo la seduta di giovedì scorso, il Consiglio Comunale ha parlato per quasi quattro ore e mezza di una mozione bocciata dalla Maggioranza. Si astengono Nina Ansini e Franco Calvia, non compresi tra i firmatari del documento presentato dall’Opposizione

ALGHERO – Nove consiglieri comunali dell’Opposizione hanno presentato una mozione dove «Impegnano il Consiglio Comunale, nella sua qualità di Organo Assembleare del Parco a sollecitare l’Amministrazione Comunale nell’accelerazione delle procedure per addivenire alla elezione del Presidente, del Consiglio Direttivo e degli altri Organi dell’Ente Parco. Raccomandando che le nomine scaturenti dal voto dei colleghi Consiglieri siano improntate ad un minimo di professionalità, conoscenza della materia e voglia di lavorare, rinunciando in questa circostanza a logiche “Cencelliane” che superino l’attuale blocco tra i Partiti dell’attuale maggioranza, nell’auspicio che il Parco smetta di essere soltanto un bancomat per prebende politiche». Su questo documento, illustrato giovedì scorso dal primo firmatario Gianni Cherchi, la massima assise comunale ha discusso, si è attaccata e difesa per svariate ore (quasi quattro ore e mezza nella sola seduta di ieri). Certamente tante, forse troppe per una mozione che si sapeva sin dall’inizio sarebbe stata bocciata dalla Maggioranza, sia per la forma che per la sostanza del documento. Un documento al quale ieri, il consigliere Gavino Tanchis, ha voluto aggiungere un emendamento orale, richiedendo il commissariamento del Parco, da parte della Regione, in attesa della nomina del direttore. Un emendamento, come sottolineato dallo stesso rappresentante di Arcobaleno di Stella Nascente, provocatorio nei riguardi della Regione. Al termine della discussione generale, è voluto intervenire anche il sindaco Marco Tedde, che ha sottolineato come questa Amministrazione sia intervenuta con seimilioni di euro sui parchi comunali, ma sui parchi regionali, come quello di Porto Conte, è la Regione che deve intervenire. Un intervento che riguarderebbe anche la nomina del direttore, invocato dall’Opposizione, ma non possibile con il finanziamento di settantamila euro annui (finanziamento ritenuto “misero ed umiliante, se fosse vero” anche da Gavino Tanchis). Il sindaco ha concluso il suo intervento con un auspicio: «Vorrei sentire da quest’aula consiliare una voce univoca, che chiedesse alla Regione “dateci le stesse risorse che date agli altri parchi”». Il Consigliere dell’Ulivo Gavino Scala ha invece ricordato come potrebbe esserci la possibilità di partnerships di gestione con soggetti privati. Un Ulivo che continua a presentare qualche problema di coesione. Nina Ansini e Franco Calvia, non compresi tra i firmatari della mozione dell’Opposizione, hanno preferito astenersi dal voto. A spiegare il motivo ci ha pensato proprio Calvia, che dopo aver bacchettato quello che ha suo dire era un pessimo intervento di Alberto Zanetti, ha poi spiegato come non condividesse alcuni elementi negativi della mozione. Sperando oltretutto che, nella formazione del nuovo gruppo consiliare del Partito Democratico, le mozioni vengano precedentemente discusse con tutti i componenti. Valdo Di Nolfo ha invece posto l’attenzione sui criteri di accesso al sito del Parco da parte dei diversamente abili, con le successive rassicurazioni di controlli in merito da parte del presidente Antonio Camerada. Proprio Camerada ha annunciato il suo voto negativo, parlando di un voto doveroso e senza ulteriori spiegazioni. Nicola Salvio ha invece proposto che i consiglieri d’amministrazione vengano pagati a gettone, come i consiglieri comunali, e non assimilati invece agli assessori. Michele Pais, ha annunciato il voto negativo del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, avendo capito lo spirito della mozione. Una mozione che, secondo il forzista Giancarlo Piras «non è neanche da prendere in considerazione». Antonello Usai, capogruppo Udc, ha sottolineato come, a suo parere, tutta questa discussione andasse fatta durante un consiglio d’amministrazione del Parco e non nell’aula del Consiglio Comunale, concludendo, «mi spiace non poter appoggiare questa mozione, perché è errata nei presupposti». Il discorso di Usai, candidato numero uno alla poltrona di nuovo presidente del Parco, ha strappato un commento ironico a Gianni Cherchi. «Più che una dichiarazione di voto, mi sembra una buona dichiarazione programmatica», ha rilevato il rappresentante dell’Italia dei Valori, concludendo con un giudizio molto positivo su una discussione che ha fatto capire tante cose sull’argomento. Al termine, la votazione ha decretato la non approvazione della mozione, con nove voti a favore, diciassette contrari e due astenuti (Ansini e Calvia).
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