ALGHERO - Rappresentanti dell’Autorità Ambientale della Corsica, Office dell’Environement de la Corse, quelli dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, dell'Asinara e dell'Area Marina Capo Caccia a confronto. Una riunione che non solo è servita a fare il punto sulla azioni finora svolte dal Parco di Porto Conte e dall’Autorità Ambientale Corsa nell'abito del progetto Interreg “Ce.a.ma.t”, ma ha prodotto importanti risultati per quanto riguarda una collaborazione ed il dialogo su temi comuni da parte dei Parchi e Aree Protette del nord ovest dell’isola e la Corsica. Erano presenti al tavolo infatti non solo il Parco di Porto Conte e i patners corsi, ma anche il presidente del Parco Nazionale dell’Asinara Pietro Deidda, Vittorio Gazale dell’Area Marina Protetta dell’Asinara e Gianfranco Russino dell’Area Marina di Capo Caccia-Isola Piana. Un vertice insomma delle Aree Protette che si affacciano idealmente all’isola sorella: la Corsica. Alla riunione hanno preso parte inoltre esperti scientifici dell’Università degli Studi di Sassari(prof. Nicola Sechi) e di Cagliari(prof. Angelo Cau) impegnati da tempo su ricerche nel campo della tutela ambientale applicata alla risorsa marina e sull’ecologia e sforzo della pesca. Ne è venuto fuori dunque un punto d’incontro su temi comuni alle due isole, un evento quasi storico per certi versi, che ha visto intorno ad un tavolo i responsabili delle aree protette, ma anche decani della ricerca scientifica dei due atenei isolani, che potrebbe aprire le porte a notevoli opportunità di accesso a fondi comunitari. Ne è convinto anche il dirigente provinciale del settore programmazione Salvatore Masia, responsabile tra l’altro per la Provincia di Sassari dell’Autorità ausiliaria di gestione dei Fondi Interreg. Masia, presente all’incontro, ha illustrato le opportunità di finanziamento europeo che oggi prevedono partnership importanti tra paesi diversi e da cui non si può prescindere per ottenere le risorse. «Azioni e misure puntiformi e frastagliate - ha detto Masia - non sono più sostenibili, ma è fondamentale creare reti e sistemi che convergano su obbiettivi comuni».
Nella foto un momento dell'incontro a Tramariglio
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