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Cor 29 ottobre 2007
«Punta Giglio, Areste scorda che ieri non c’era nulla»
Ulteriore chiarimento del presidente Camerada alle critiche sui sentieri naturali a Punta Giglio da parte dell’Asd Areste di Alghero


ALGHERO - «Dispiace che ancora una volta si trovi da criticare su interventi all’interno del Parco di Porto Conte. Un parco rimasto immobile per lungo tempo e che solo negli ultimi anni sta muovendo con grandi difficoltà i suoi primi passi. Certo gli interventi purtroppo non sono stati numerosi, per la scarsa disponibilità di fondi, ma quelli attuati comunque rappresentano la volontà di far decollare l’area protetta». Così Antonio Camerada nel tentativo di far comprendere in maniera definitiva le ragioni che hanno determinato l’esecuzione dei lavori di Punta Giglio nel modo in cui sono stati svolti, e nel tentativo di concludere la polemica con l’associazione Areste che li aveva pubblicamente criticati. «Le critiche del Sig. Nieddu probabilmente non partono da una preliminare riflessione sul fatto che fino a ieri a Punta Giglio non c’era nulla –sottolinea il Presidente Camerada- non c’erano regole a cui attenersi e che oggi si sta cercando di pianificare, auto e moto erano libere di scorrazzare, chiunque era libero di bivaccare e sporcare. Oggi invece qualcosa sta cambiando. E polemizzare sul buon gusto di un cartello o di un intervento sulla strada principale, dipinto come qualcosa di assolutamente devastante, quando non lo è per niente, rappresenta un modo per dire: meglio com’era prima o meglio lasciare il mondo com’è. Sarebbe stato invece più apprezzabile da parte dell’Associazione Areste proporsi al Parco nei modi più cordiali e semplici senza scomodare la Stampa e soprattutto senza gettare il solito fango su un area protetta su cui ci sono tante aspettative, ma che fino ad ora ha dovuto subire sempre e solo critiche e mai un plauso almeno per i progetti che anche se lentamente stanno decollando». Sul tema delle caratteristiche della segnaletica, invece, il Presidente ribadisce che sono frutto di precise disposizioni fornite dal Servizio Conservazione della Natura e habitat dell’Assessorato Regionale all’Ambiente. «Stupisce infine il proposito da parte dell’Asd Areste di voler collaborare col parco –conclude Camerada- una volontà che in genere si manifesta proponendosi con progetti e iniziative e non diffondendo critiche sull’operato di una Area Protetta che vuole decollare e un suo consiglio d’Amministrazione che sta lavorando in questo senso con dei risultati che si stanno pian piano ottenendo». La speranza dunque da parte del presidente Camerada è che in futuro chi ha idee, progetti o vuole chiedere chiarimenti si presenti a Tramariglio, nella sede del Parco, dove, dice, la porta è sempre aperta.
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