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Sergio Ortu
6 gennaio 2004
Striscia la Notizia denuncia, nel Parco si caccia di frodo
Nei giorni scorsi anche il noto telegiornale di satira “Striscia la Notizia” si è occupato del problema dei cacciatori di frodo nelle riserve faunistiche e aree protette del territorio della Nurra

In particolare l’inviato di “Striscia” ha messo in evidenza come nonostante esistano precisi cartelli di “divieto di caccia” nel comprensorio del lago di Baratz le doppiette sembrano non essere bandite. Anzi a giudicare dai numerosi bossoli, visibili persino ai piedi degli stessi cartelli di divieto, la pratica venatoria sembra essere praticata con una certa regolarità. Il problema ad ogni modo non interessa soltanto la zona di Baratz, Corea ma anche il comprensorio dello stagno Calik (compreso nell’area protetta di Porto Conte) e altre zone sottoposte a vincolo e rientranti nel parco di Porto Conte come nelle località addicenti Maristella, Mugoni e Monte Timidone. Insomma visto e considerato che i confini dell’area protetta esistono concretamente solo sulla carta e che a farli rispettare ci siano pochi uomini e mezzi i per niente “ignari” cacciatori più di una volta invadono territori interdetti alla pratica venatoria. L’inviato di “Striscia” ad ogni modo non si è arrestato alla semplice evidenza dei fatti ma si è rivolto agli enti preposti alla vigilanza che hanno dichiarato:”intensificheremo i controlli”. La speranza è che sia davvero così altrimenti poi ci rimarrà poco da salvaguardare almeno sotto l’aspetto faunistico. E anche vero però che per quanto riguarda ad esempio la questione dei cinghiali il numero è ormai cresciuto a dismisura e quindi molti cacciatori sono pure “convinti” che la loro opera sia anche utile alla comunità. E’ comunque certo che ora che gli strumenti finanziari del parco sono stati definiti, il consiglio direttivo è nella piena efficienza e operatività. Per cui entro breve termine si procederà, come già dichiarato dal presidente Camerada, a risolvere sia la questione dei cinghiali che la recinzione di concerto alla vigilanza.
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