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Mariangela Pala 22 marzo 2016
Porto Torres, Canili saturi: costano 200mila euro l’anno
L’amministrazione comunale ha chiesto un confronto con le associazioni animaliste locali per fare il punto sulla situazione ed esaminare le priorità da mettere in campo per contrastare un fenomeno che ha impatti negativi sia sulla salute degli animali, sia sulla sicurezza delle persone


PORTO TORRES - Puntualmente come ogni anno si ripropone il fenomeno del randagismo. Il numero di cani randagi che vengono portati presso strutture di accoglienza aumenta, specie durante la bella stagione. L’amministrazione comunale ha chiesto un confronto con le associazioni animaliste locali per fare il punto sulla situazione ed esaminare le priorità da mettere in campo per contrastare un fenomeno che ha impatti negativi sia sulla salute degli animali, sia sulla sicurezza delle persone. Per affrontare il problema della proliferazione dei cani l’assessore all’ambiente Cristina Biancu aveva deciso di appoggiarsi alla legge regionale, n° 21 del 1994, che prevede la sterilizzazione delle femmine e la reimmissione in ambiente.

Ora si è deciso di procedere sottoponendo all'attenzione delle associazioni animaliste locali e dell'Enpa di Sassari la bozza del regolamento per il benessere animale. Tra i gruppi locali l'amministrazione ha deciso di ascoltare principalmente gli artefici della lotta al randagismo: l'associazione “Amici di Maia” e il Comitato comunale presieduto da Alessandro Filipponi. Era assente il responsabile della Lega Nazionale per la Difesa del cane, impegnato in un convegno formativo.

Le associazioni hanno arricchito con osservazioni e integrazioni la bozza originale, basata sul regolamento che ha avuto il via libera dall'Anci. Il provvedimento passerà al vaglio della commissione comunale competente entro il mese di aprile. Dall'incontro è emerso anche che al momento il Comune di Porto Torres spende oltre 200mila euro ogni anno per la gestione dei canili. L'intento, perciò, è quello di attuare efficaci politiche di contenimento, a partire dalle sterilizzazioni dei cani dell'agro e di proprietà. Ma sarebbe necessaria anche una campagna di sensibilizzazione e incentivazione all’adozione dei cuccioli e dei cani oggi ospitati nelle strutture convenzionate.

Il Corpo della Polizia locale in costante collaborazione con le guardie ambientali ed ecozoofile di Porto Torres ha sempre messo in evidenza la necessità di un Piano delle adozioni come dispositivo utile per combattere il randagismo. Un Piano per sensibilizzare i cittadini, da un lato per ridurre i casi di abbandono, dall'altro per favorire le adozioni, in modo da svuotare i canili, far stare meglio gli animali, ed alleviare il peso sulle casse del comune.

Il Presidente della Commissione consiliare alle Politiche contro il Randagismo, Gavino Bigella, presente alla riunione ha auspicato «di ridurre in cinque anni il numero dei cani presenti nei canili comunali, chiudere le dispendiose convenzioni con i privati e progettare una gestione del fenomeno che veda tutte le associazioni in prima linea protagoniste della lotta che questa amministrazione ha intenzione di fare a chi abbandona o maltratta cani e gatti». Sono in fase di sviluppo anche soluzioni per la colonia felina del porto, gestita dall'associazione Amici di Maia, area che a breve sarà interessata dal passaggio dei mezzi per il cantiere nell'area portuale. Un’emergenza alla quale l’amministrazione comunale dovrà trovare una soluzione.
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