In materia di premi agricoli comunitari, il movimento politico, attraverso il consigliere Gaetano Ledda, ha presentato in Consiglio Regionale un emendamento alla Legge Finanziaria
CAGLIARI - Dalle parole ai fatti. La Base, attraverso il consigliere regionale Gaetano Ledda, è stata conseguente a quanto sempre sostenuto: per sbloccare il cronico ritardo nei pagamenti dei premi comunitari agli agricoltori ed ai pastori è necessario istituire l'ente pagatore sardo
[LEGGI]. Ieri sera (martedì), il consigliere regionale di Bono ha depositato un emendamento alla Legge Finanziaria, in cui si chiede appunto di destinare 2,5milioni di euro per traferire finalmente in Sardegna le competenze.
Nei giorni scorsi, il movimento ha presentato anche una proposta di legge al riguardo. «Come sempre, siamo conseguenti a quanto diciamo – è il commento di Ledda - L'ente pagatore regionale non è la panacea di tutti i mali, ma è sicuramente un passo importante per cercare di mettere fine ad una situazione insostenibile, in cui gli aiuti comunitari si trasformano ogni volta in un calvario che più che agevolare punisce le imprese agricole, con i pagamenti che si rinviano alle calende greche senza preavviso e senza una motivazione ufficiale».
«L'Ente pagatore che vogliamo istituire lo abbiamo messo nero su bianco nella proposta di legge già agli atti del Consiglio Regionale - spiega il presidente de La Base Efisio Arbau - Non un semplice trasferimento di competenze, ma sopratutto assunzione di responsabilità a cominciare dalla politica. Dovranno essere garantiti termini certi per erogare premi e contributi a tutti, pena il commissariamento dell’Agenzia e procedimenti disciplinari per il dirigente incaricato. Deve finire il tempo dello scarica barile, in cui nessuno ha colpe e dove a pagare è sempre l'anello più debole, in questo caso chi lavora la terra».
Nella foto: il consigliere regionale Gaetano Ledda