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Cagliari OgginotiziealgheroPoliticaAmministrazione › Consiglio chiede le dimissioni. Discorso integrale Sindaco
S.A. 12 ottobre 2013 video
Consiglio chiede le dimissioni
Discorso integrale Sindaco
In mattinata il sindaco aveva azzerato le ultime deleghe rimaste in seno a Romina Caula, Paola Scanu e Pietro Monte. La diretta della seduta di consiglio. Circa nove ore di discussione. Tra breve tutti gli interventi video dei consiglieri


Ore 1.33. 19 presenti, 1 astenuto (Esposito) 13 favorevoli (Daga, Cacciotto, Accardo, Moro, Lampis, Marinaro, Zanetti, Bamonti, Polo, Martinelli, Tedde, Pais, Di Stefano), 5 contrari (Di Nolfo, Melis, Bruno, Serra Maria Graziella, Lubrano). Il consiglio approva la mozione (emendata da AlgueRosa) che chiede al sindaco di rassegnare le dimissioni.

Ore 01.27. Di «accanimento terapeutico» parla Marco Tedde al suo secondo intervento e «di sindaco fuori dalla realtà» il consigliere del Pd, Raimondo Cacciotto.

Ore 00.50. Prende la parola il sindaco Lubrano [GUARDA] che esprime solo nel finale (e dopo alcune segnalazioni durante l'adunanza) la sua solidarietà al presidente del Consiglio. «La mozione in se' non ha valore ne' amministrativo ne' giuridico - dice - è solo un pretesto». «Questo pretesto dà modo alla città di vedere la realtà e la verità di oltre un anno di governo» incalza il primo cittadino. E ringrazia i consiglieri Bernardi, Melis, Di Nolfo e Maria Graziella Serra per essere rimasti in aula a garantire il numero legale. «Il Pd è uscito dall'Aula, solo due consiglieri sono rimasti» prosegue Lubrano che punta il dito su Daga «il suo è stato un no a prescindere dall'inizio e invece io dico di sì per continuare a governare questa città». Si rivolge ai «concittadini» ancora molto numerosi nella sala: «per più di un anno ho dovuto lavorare con questi distingui, questi mal di pancia. Io ho rifiutato la vecchia politica, ed è per questo che sono stato votato e ho vinto». Il sindaco ritorna sulle vicissitudini della crisi sino alla revoca di stamane degli ultimi assessori e spara a zero sui sostenitori della mozione. Sugli assessori messi in ballo da Di Nolfo, Lubrano fa espressamente riferimento agli "sponsor", ossia i due ex alleati: per Canu l'associazione Un'isola di Mario Bruno; per la Cardi la corrente di Daga. Lubrano esalta «la pulizia di quest'operazione» e lo dice a chiare lettere: «non ci fermiamo e continuamo».

Ore 00.37. Nuovo giro di interventi di Daga, Accardo, Zanetti, Pais, Moro, Marinaro, Di Nolfo e Martinelli. A seguire le dichiarazioni di voto e l'atteso intervento del sindaco Stefano Lubrano.

Ore 23.33. Raimondo Cacciotto fa il suo intervento e replica sopratutto a Di Nolfo «nessuna menzogna nel documento». Oggi prevale la rabbia per l'amara constatazione di vedere mortificato l'impegno e lo sforzo della campagna elettorale. E ricorda il lungo percorso della mozione odierna (in piedi da marzo).

Ore 23.28. La consigliera Maria Graziella Serra recrimina per non aver potuto parlare della tragedia di Lampedusa «e di altri punti molto importanti». In merito alla mozione e alla crisi politica appoggia la prosecuzione dell'azione amministrativa e dice: «ci sono ancora delle possibilità anche se poche, possibilità che abbiamo il dovere di esplorare».

Ore 23.04. Spezza una lancia a favore del sindaco il consigliere Di Nolfo che spartisce le responsabilità e le critiche emerse nel documento, riconducendole agli ambiti di competenza dei due ex assessori scelti dal Pd, Massimo Canu (Urbanistica) e Alma Cardi (Turismo). Difende invece i settori in cui ha operato l'assessore Caula, di cui ha proposto la nomina sin dall'insediamento della giunta. «Ho sentito troppe menzogne in quest'Aula». Di Nolfo annuncia l'uscita ufficiale da Alguerosa e la costituzione di un eventuale gruppo misto.

Ore 22.43. «Credetemi che avremo preferito evitarlo anche noi» dice l'ex sindaco che ritorna sugli ultimi due anni della storia algherese: dalla caduta del suo esecutivo, al commissario, fino alla vittoria del centro-sinistra. «Questa esperienza - dice - non è finita oggi, le comiche sono iniziate molto prima e oggi l'avete riconosciuto». E chiede alla maggioranza: «ma davvero avete mai creduto che il sindaco fosse un uomo di sinistra?».

Ore 22.25. Prosegue Zanetti che rimprovera al primo cittadino «di non essere stato lungimirante, ne' santo ne' umile» come si era presentato nel discorso d'insediamento. Dopo di lui Giampietro Moro (Alguerosa) che sottolinea le carenze della sua maggioranza, che forse dice - non è mai stata una vera maggioranza. «Se il sindaco avesse fatto un bagno di umiltà - dice Moro - forse avremmo evitato il bagno di sangue a cui assistiamo».

Ore 21.39. Nuovo appello: 17 presenti (tra cui Bernardi della Lista Lubrano). La parola ritorna alla maggioranza con la Lampis: «l'amministrazione è arrivata al capolinea, non è riuscita ad avere davanti a se' una visione, ma la responsabilità maggiore ce l'ha il sindaco».

Ore 21.07. Proseguono gli interventi degli esponenti dell'opposizione con Pais (Pdl) che punta il dito contro l'organizzazione dell'ordinaria amministrazione e la mancanza di programmazione: «prenda atto del fallimento, non ha più maggioranza ne giunta». Sospensione per riunione dei capigruppo di maggioranza.

Ore 20.58. Martinelli (Pdl) se la prende prima di tutto con chi è uscito dall'Aula: «non possono aspirare ad essere classe dirigente». E sul momento politico: «nella storia di questa città non si è mai visto niente del genere. E' meglio arrivi un commissario, mancano punti di riferimento negli uffici comunali. Le chiedo un gesto d'amore per questa città: si dimetta».

Ore 20.33. Daga dice a Lubrano: «lei sembra sia stato assoldato dal centro-destra per distruggerci» e il sindaco esce dall'aula. «Abbiamo tentato - prosegue in tutti i modi di rimettere rimedio a questa anomalia, spacciata inizialmente come modello Lubrano». Dall'appalto dei rifiuti al piano del commercio, dall'ufficio del piano al Puc: Daga snocciola tutte le incompiute. L'esponente del Pd dichiara l'intenzione di votare per l'emendamento proposto da Alguerosa. «Io, l'onorevole Bruno e Rosa Accardo siamo stati tacciati di essere affamati di poltrone, in tutto questo non c'è niente di politico».

Ore 20.12. Accardo (Alguerosa): «non ci sono più prospettive. Succede come nella famiglie in procinto di separarsi, così è altrettanto dannoso da parte nostra restare in una coalizione dove non c'è più rispetto e fiducia personale. Lo sbaglio è esserci trascinati in questa situazione». Critica soprattutto sui Servizi sociali: «mi vergogno già varcando la porta (è lei stessa un'assistente sociale ndr) per la mancanza di privacy, ma è mancata anche la riorganizzazione sia dal punto di vista del turnover del personale, sia dal punto di vista del coordinamento delle attività».

Ore 20.00. Prende la parola Bamonti (Udc) e si rivolge al sindaco: «lei da allenatore ha lasciato in panchina i migliori giocatori che probabilmente avrebbero permesso il rilancio dell'azione amministrativa. Assistiamo ad una sorta di Caporetto, del programma non è stato fatto niente».

Ore 19.35. Di Stefano (M5S): «l'applauso a chi ha proposto questo documento. D'accordo su ogni riga. Andiamo tutti a casa e diamo la parola ai cittadini». Marinaro (Riformatori): «ho visto un disagio crescente della maggioranza sfociato oggi in un atto dovuto per la città. Chiedo al sindaco di rassegnare le dimissioni».

Ore 19.32. Proposta di emendamento da parte di Alguerosa che chiede che all'azzeramento si sostituiscano le dimissioni. Inizia la discussione.

Ore 19.15. Nuova ripresa dei lavori: 18 consiglieri presenti; tra gli assenti, Pietro Bernardi e Giovanni Serra della Lista Lubrano, Matteo Tedde, Gavino Scala e Franco Calvia del Pd). Cacciotto illustra la mozione: «fallimento negli obiettivi e nel metodo».

Ore 18.58. Ripresa dei lavori: 24 consiglieri presenti, uno assente. Il sindaco annuncia la sua assenza nella prossima seduta di mercoledì a causa di impegni istituzionali. Votazione dell'ordine di trattazione degli argomenti: la maggioranza dell'Aula ha approvato l'inversione e ha deciso per l'immediata discussione della mozione. Non prima di un'altra sospensione richiesta ancora una volta dalla Lista Lubrano.

Ore 18.29. Al via la fase delle brevi segnalazioni. Di Nolfo porta all'attenzione del consiglio i disagi dei pendolari nel treno Alghero-Sassari e la questione dell'assistenza specialistica per i disabili nelle scuole superiori. E'seguita una sospensione richiesta dalla Lista Lubrano.

Ore 18.09. Contrariamente ai rumours delle ultime ore, il presidente del Consiglio comunale, Gabriella Esposito, non annuncia le sue dimissioni all'Aula ma si limita a replicare alla Lista Lubrano e a chi l'ha criticata per le sue recenti esternazioni sul sindaco e l'esecutivo: «la mia elezione non è sganciata da un'anima politica. Ho assunto degli impegni con gli elettori, ma c'è un confine tra l'attività politica e quella istituzionale».

Ore 18.03. Pietro Bernardi (Lista Lubrano), uno dei firmatari della nota contro la Esposito esclude gli «attacchi personali» pur ribadendo l'inadeguatezza del presidente a proseguire nel suo ruolo».

Ore 18.00. Giampietro Moro (Alguerosa e vice presidente del Consiglio) esalta l'operato della Esposito: «è stata del tutto neutrale nel suo ruolo». «Oggi la priorità è discutere - aggiunge - la mozione perché non possiamo andare avanti senza assessori».

Ore 17.52. Valdo Di Nolfo (Alguerosa) esprime la sua «amicizia» alla presidente Esposito ma ne mette in dubbio la sua funzione super partes: «dopo quella conferenza stampa (Pd) non sei più adeguata». E sulla crisi dice: «quello del sindaco è un atto di responsabilità».

Ore 17.46. Franco Calvia (Pd) si schiera con Lubrano e parla di «mozione fallimentare». «La verità è che nessuno vuole andare a casa. abbiate il coraggio di dire la verità ai cittadini». «Il pubblico delle grandi occasioni (e si rivolge alla platea in una sala gremita ndr) - aggiunge - rimarrà deluso, oggi non succederà nulla. Se verrà discussa abbandoneremo l'aula».

Ore 17.36. «Inopportuno» invertire l'ordine del giorno secondo Maria Graziella Serra (C'è un Alghero Migliore). Rosa Accardo (Alguerosa): «indegni gli attacchi alla presidente». La Accardo è d'accordo a discutere subito la mozione. Raimondo Cacciotto (Pd) «la mozione è da discutere oggi». Natasha Lampis (C'è un Alghero Migliore): «la mozione può essere uno strumento per la presa di coscienza, l'unica vera strada da percorrere».

Ore 17.26. Daga si rivolge a Lubrano (ma anche a Tanchis e Matteo Tedde): «lei ha ottenuto un grande risultato: sbrindellare, distruggere un percorso politico faticoso. E' tristissimo sentir dire certe cose a chi ha condiviso e capitanato la riscossa (del centro-sinistra)». Accuse a Lubrano «di pressioni a maggioranza e opposizione».

Ore 17.21. Matteo Tedde, capogruppo del Pd difende il primo cittadino e chiede la sospensione della mozione: «presa di coscienza del sindaco, la mozione è solo pretestuosa e anacronistica da parte di chi lo vuole mandare a casa».

Ore 17.15. «Non ha le idee chiare il consigliere Tanchis che cambia idea ogni giorno» gli ribatte Alberto Zanetti (Riformatori). Anche Gianni Martinelli (Pdl) lo attacca: «stiamo attenti al sosia di Tanchis». Da parte di entrambi: solidarietà alla presidente e la volontà di procedere con la discussione della mozione.

Ore 17.11. La ripartenza è possibile - secondo Gavino Tanchis (Pd) - con una classe dirigente entusiasta e matura e Stefano Lubrano sindaco. Al presidente Esposito l'invito a votare con la maggioranza: «così si può assumere le responsabilità».

Ore 17.02. Francesco Marinaro (Riformatori) chiede le dimissioni di tutto il Consiglio e nuove elezioni, e anche da parte del suo gruppo parole di vicinanza alla presidente. Pensiero condiviso da Giorgia Di Stefano, Michele Pais (Pdl) e Alberto Bamonti (Udc).

Ore 17.00. Enrico Daga (Pd) chiede l'inversione dell'ordine del giorno per dare la priorità alla discussione della mozione di sfiducia al sindaco presentata insieme al collega di partito Raimondo Cacciotto.

Ore 16.55. Solidarietà del capogruppo del Pdl Marco Tedde a Gabriella Esposito, presidente del Consiglio, dagli attacchi della Lista Lubrano sulla stampa [LEGGI] . Tedde: «è stato mortificato il ruolo dell’istituzione massima in questa aula». Critiche, invece, all'indirizzo del sindaco: «è contraddittorio, revoca gli assessori ma li encomia, solo perché è attaccato alla poltrona».

Ore 16.40. Il Sindaco Stefano Lubrano conferma l'azzeramento dell'esecutivo e chiede alle forze politiche di maggioranza di procedere all'indicazione dei nuovi assessori entro la giornata di lunedì [LEGGI].

Ore 16.00. Deserta la prima chiamata delle ore 15.30 circa ad opera del Segretario comunale dott. Puledda. Cresce intanto l'attesa in via Columbano per capire come proseguirà la seduta che vede all'ordine del giorno, oltre le brevi segnalazioni e la presa d'atto della convenzione su Architettura, la mozione del Pd sulle incompiute dell'amministrazione.

Ore 15.23. Valdo Di Nolfo (AlgueRosa): Pronto a parlare e discutere sulla mozione che dati alla mano, all'analisi punto per punto crocifigge quelli che furono i delegati in Giunta delle due correnti del Partito democratico che hanno proposto il documento. Un autolesionismo sul quale sono pronto a confrontarmi in aula.

Ore 13.45. Colpo si scena ad Alghero, dove a poche ore dall'atteso Consiglio Comunale il sindaco Stefano Lubrano azzera l'esecutivo firmando il provvedimento che revoca le ultime deleghe assessoriali rimaste a Romina Caula (Servizi Sociali, Cultura e Sport), Paola Scanu (Finanze e Patrimonio Demanio) e Pietro Monte (vice-sindaco e Manutenzioni).

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9/9/2025
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