ALGHERO - Nonostante la recente realizzazione del nuovo depuratore di San Marco la città di Alghero si ritrova a respirare odori nauseabondi in diversi quartieri e i problemi maggiori, nonostante lo spostamento dell'impianto dal Mariotti, rimangono proprio nel quartiere della Pivarada. Alcuni cittadini si sono già rivolti alle forze dell'ordine e pensano di costituire un comitato che possa interloquire con l'assessorato e gli altri enti competenti. L'obbiettivo è chiaro: capire il perchè, nonostante tra i primi obbiettivi perseguiti con la realizzazione dell'impianto a San Marco ci fosse l'eliminazione di miasmi e scarichi, a distanza di quattro anni dall'entrata in funzione del depuratore la città si ritrovi a rivivere vecchi problemi.
Decine le segnalazioni alla redazione del
Quotidiano di Alghero, e tutte mettono in evidenza una «situazione invivibile», soprattutto a tarda sera, «quando ormai diventa un'abitudine svegliarsi la notte con un senso tremendo di nausea e dover trascorrere il resto della ore con finestre chiuse e condizionatori accesi» denuncia Vittorio. Ancora più chiaro un residente di via Enrico Costa che si dice preoccupato per i bimbi «a causa delle sostanze nocive che potrebbero essere presenti nell'aria». Ma problemi si vivono durante la giornata anche in centro storico, dove soprattutto nella zona di Piazza civica, residenti e commercianti per molte ore della giornata convivono con l'odore acre e disgustoso.
I reflui in arrivo al Mariotti subiscono un trattamento di grigliatura prima di essere avviati alle pompe che li conferiscono a San Marco. Le griglie sono due, ma attualmente parrebbero guaste, e questo causa l'intasamento delle pompe. I reflui vengono pertanto accumulati nelle vasche a cielo aperto ed in pratica formano un gigantesco depuratore anaerobico con i conseguenti effluvi maleodoranti che si diffondono nell'immediato intorno. A ciò si aggiunge il problema dello stramazzo dei reflui in eccesso che non possono essere pompati direttamente a San Marco: accade infatti che in coincidenza delle ore di punta l'eccesso delle portate confluisce nel troppo pieno e da questo ritorna alla vasca di Bigagli, dalla vasca di Bigagli i reflui vengono ripompati al Mariotti che li rimanda da Bigagli per un giro senza fine ma con enormi consumi di energia elettrica a carico della collettività. [
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Ciò accade poiché presso Bigagli una pompa specifica li dovrebbe sversare in mare al solaio, ma lo scarico a mare al largo dei Bastioni è intasato da tempo [
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