Le parole di Marco Tedde. L'opposizione algherese si unisce contro le accuse mosse dal centro-sinistra sui bilanci della passata amministrazione. Alla conferenza stampa dell'ex sindaco e alleati segue la discussione in Aula del rendiconto consuntivo. Pais sfida la maggioranza: non votate o tacete per sempre
ALGHERO - «Continuare a vedere una Amministrazione che si spende in conferenze stampa improduttive e surreali “casting” per gli organi di vertice delle partecipate, tralasciando di svolgere il lavoro quotidiano legato all’ordinaria amministrazione e dimenticandosi della programmazione è triste e deludente». Così l'ex sindaco Marco Tedde di Alghero, con a fianco l'opposizione al completo (Pdl, Riformatori e Udc), ha aperto una conferenza stampa voluta «per replicare alle falsità dette dell'attuale primo cittadino sul bilancio» [
GUARDA]. Incontro con i giornalisti convocato non a caso a qualche ora dalla discussione del rendiconto del consuntivo che inizierà nel pomeriggio in Aula (proseguirà martedì e mercoledì prossimi).
«Balle spaziali» sull'eredità delle casse comunali secondo la minoranza contraddette «dai numeri certificati non solo dai revisori dei conti ma dalle stesse delibere firmate dal sindaco Lubrano». Tedde, aiutato nell'esposizione dei fatti dagli ex assessori della sua maggioranza, Pais e Martinelli, ricorda gli oltre 100 milioni di euro investiti in opere pubbliche «ma attinti da Bruxelles, Cagliari e Roma senza entrare nelle tasche degli algheresi».
Di più: parla di un Comune virtuoso negli anni del suo governo per uno degli indebitamenti più bassi d'Italia «ben prima della Spending review»; un utile ricavato dagli swap; e un avanzo di cassa al 31 dicembre del 2012 di circa 8 milioni di euro. A proposito di cifre, i tre consiglieri ritornano sul milione e 325 mila euro che« l'attuale amministrazione si è dimenticata di spendere», non dimenticando di fare un passaggio sulla discussa assessora al Bilancio, Paola Scanu: «accusare l'operatore finanziario del centro-destra significa accusare il loro stesso assessore che con noi è stata revisore dei conti per due mandati, oltre che presidente Secal».
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