L´ex assessore Pais parla di rappresentazione "burlesque" di selezioni che avrebbero fatto meglio risparmiare alla città. E punta il dito contro la presidenza Secal. Ascolta la difesa del neo presidente Marino
ALGHERO - Chiusa la prima fase di verifica a Sant'Anna, come ribadito al microfono di
Alguer.it dal sindaco Stefano Lubrano [
GUARDA], ma non si placa la polemica politica intorno alle ultime nomine del Consiglio d'amministrazione del
Parco di Porto Conte, di
Secal e
In House. Da una parte (la maggioranza) arriva l'annuncio di una dettagliata
mozione consiliare per procedere ad un proporzionale azzeramento di tutti gli emolumenti e costi delle cariche di sotto-governo, in ossequio a quanto voluto e votato all'unanimità per l'assemblea di Casa Gioiosa, dall'altra (la minoranza) l'accusa di aver messo in scena una «rappresentazione burlesque di selezioni che avrebbero fatto meglio risparmiare alla città».
Lo sottolinea l'ex assessore comunale Michele Pais (Pdl), che pensa che si sarebbe potuto evitare «di umiliare e mortificare quei cittadini che hanno mandato i loro curriculum credendo in selezioni serie». Ma il consigliere comunale, partendo da una posizione assolutamente garantista - ci tiene a sottolineare - punta il dito contro la figura prescelta dal Primo cittadino per la presidenza della Secal, l'ex assessore al Lavoro Salvatore Marino (che risulterebbe indagato, a vario titolo, insieme ad altri 22 amministratori ed ex amministratori locali in riferimento all'inchiesta che vede coinvolta anche la presidente della Provincia Alessandra Giudici).
«E' perlomeno incomprensibile come questa maggioranza - sottolinea Pais - dopo essersi riempita la bocca con principi di trasparenza, partecipazione, selezione e legalità, abbia scelto alla guida della Secal, su precisa indicazione di partiti fortemente giustizialisti riferibili all’area di Sel e Alghero Migliore, qualcuno che risulta essere attualmente indagato per reati proprio contro la pubblica amministrazione». «Una situazione questa che, per mia convinzione personale, non creerebbe ne crea nessun impedimento alla nomina, stante la presunzione di innocenza sino alla sentenza definitiva di condanna, nel caso specifico non essendoci stato neanche un rinvio a giudizio - conclude Pais - ma che per gli appartenenti all’area della sinistra giustizialista, per coerenza, non dovrebbe essere minimamente compatibile».
Salvatore Marino non ci sta. L'ex assessore al lavoro della giunta provinciale presieduta da Alessandra Giudici, oggi presidente della società che gestisce i tributi comunali ad Alghero, precisa la sua posizione in merito al
procedimento in cui - suo malgrado - risulta coinvolto insieme a molti altri consiglieri e amministratori provinciali e regionali, ma su cui - sottolinea - esiste si, una richiesta di rinvio a giudizio da parte del Giudice per le indagini preliminari, datata dicembre 2011, ma anche una presa d'atto del Gup che a breve potrebbe anche pronunciarsi per l'archiviazione.
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