Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “E. Fermi”, è da 40 anni cultore delle tradizioni e della musica popolare Algherese. Su Alguer.tv tutte le immagini della serata di premiazione
ALGHERO - La Banda Musicale “A. Dalerci” presieduta da Salvatore Camerada e diretta dal M° Pietro Dore ha assegnato ad Antonello Colledanchise il “Premio Santa Cecilia 2011” per la sua lunga carriera poetica e musicale. Antonello Colledanchise, Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “E. Fermi”, è da 40 anni cultore delle tradizioni e della musica popolare Algherese. Ha contribuito, con le sue canzoni, alla diffusione della lingua e della cultura in ambito nazionale ed internazionale.
La sua prima canzone “Alabama 1972” fu premiata al 1° Festival della Canzone Algherese e da allora ad oggi ha scritto circa 200 canzoni, avendo spesso come punto di riferimento la canzone d’autore francese, spagnola ed extraeuropea. Durante la sua carriera musicale, portata avanti nei ritagli di tempo, prima come studente universitario, poi come docente e Preside, è l’unico rappresentante della canzone algherese ad aver ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali sia per la canzone che per la poesia: si va dal 1° Premio di Poesia “Città di Ozieri” del 1980 al 1° Premio al Festival della Canzone Algherese 1990. Nel 1984 vinse anche il 1° Premio Internazionale di Poesia intitolato a Luciano Mastino, nel 1990 il 1° Premio di Poesia Rafael Sari, nel 1996 il 1° Premio di Poesia “Sarcidano”, per arrivare al 2002 in cui vinse il 1° Premio Faber per la Canzone.
Dalla fine degli anni Settanta porta avanti un lavoro di ricerca di canti di tradizione orale per trasportare la memoria cantata sul palcoscenico. Parallelamente ad una lunga attività di composizione ha sempre continuato l’insegnamento dell’etnomusicologia applicata al canto di tradizione orale, portando la tradizione a bambini della Scuola d’Infanzia e primaria ed a giovani degli Istituti Superiori. Durante la serata, Antonello Colledanchise, ha ripercorso tutte le sue tappe fondamentali accompagnandosi col “Cuatro Venezuelano” e accompagnato da Valerio Deriu (bouzouki), Marco Colledanchise (cajon), Alessio Soggiu (chitarra). Tutti i suoi brani sono stati sottolineati dagli scroscianti applausi del pubblico che ha anche provato momenti di alta poesia e poi di forte emozione con alcune delle canzoni più intense dell’autore, come “Mon pare”, scritta per suo padre e dedicata per l’occasione al Maestro Giovanni Dore.
Il “Premio Santa Cecilia 2011” costituisce un grande riconoscimento per la carriera dell’autore: la forza evocativa di tante sue canzoni è legata proprio all’algherese, che sa utilizzare con spontaneità e con sensibilità, con un istinto innato di chansonnier dialettale, dipingendo con le sue canzoni momenti di vita ed emozioni che partono dalla Alghero popolare per raggiungere emozioni universali e sociali. La Edes Editrice di Sassari sta per dedicargli una grossa raccolta dei suoi brani più emblematici, curata dal Prof. Nicola Tanda, direttore della collana dei Poeti sardi del 900. La pubblicazione è prevista per i primi mesi del 2012, in occasione del 40° anno di canzone (1972-2012).
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