Sondaggio | Belusconiani autosospesi dal Pdl. Di seguito l´intervista integrale con Enrico Daga, che rinnova ufficialmente al sindaco Tedde l´invito alle dimissioni. «Liberi la città dalla cappa che la soffoca». Dal Popolo della Libertà nessuno vuole parlare
ALGHERO - La presa di posizione del sindaco di Alghero
Marco Tedde nei confronti del suo partito e del Governatore regionale, che ha portato alla auto-sospensione dal Popolo della Libertà, non piace al Partito democratico di Alghero che, per bocca del consigliere comunale (e già assessore al Bilancio in Provincia) Enrico Daga, giudica «gravissimo» il comportamento del sindaco, perdipiù in un momento così delicato per i cittadini e per Alghero. Dal Popolo della Libertà, invece, nessuno parla.
Unica via d'uscita: Dimissioni. Secondo Daga, in pratica, il sindaco non fa altro che scaricare colpe e responsabilità dei suoi fallimenti su Cagliari, in un gioco al massacro che non farà altro che indebolire ulteriormente la già fragile compagine algherese a livello regionale. Il giovane politico algherese rinnova ufficilmente la richiesta di dimissioni all'indirizzo di Tedde: la città è in grave affanno - sottolinea Daga - liberi gli algheresi dalle logiche del potere e dagli intrighi politici - dando la possibilità ai cittadini di scegliere il futuro sindaco.
Pdl Alghero, bocche cucite. Dal Popolo della Libertà di Alghero nessuno vuole parlare dopo lo strappo con Cagliari che, di fatto, ha sancito il parziale fallimento delle politiche regionali sulla Riviera del Corallo, mai così lontana dal governo centrale nonostante la vicinanza di partito. Un fatto sui cui iniziare a ragionare, perchè anche in futuro, un simile distacco, non potrà che aggravare la già debole posizione del territorio algherese.
Settimo Nizzi convocherà i ribelli. Probabilmente la prossima settimana arriverà un faccia a faccia tra i "ribelli" algheresi e il coordinatore regionale del partito azzurro, l'olbiese Settimo Nizzi, reduce dalla pesante sconfitta elettorale proprio nella sua Olbia. Secono indiscrezioni non confermate, da Alghero arriverà la richiesta di un assessorato in Giunta a Cagliari, che implicherebbe l'ennesimo rimpasto nella compagine di Cappellacci, ormai dilaniata dalle lotte intestine e dai risultati elettorali. La guerra continua.
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