A quasi dieci anni dalla sua istituzione, la Facoltà di Architettura di Alghero si trova in una situazione che va già oltre l’emergenza per la mancanza di adeguati finanziamenti. Intervista al preside Giovanni Maciocco
ALGHERO - «È trascorso più di anno da quando la nostra Facoltà ha dato vita a una grande mobilitazione che si è sviluppata intorno a un appello e che è stata di per sé un risultato di grande rilevanza politica con moltissime adesioni qualificate di provenienza nazionale e internazionale. In seguito a questa mobilitazione il 31 marzo 2010 il Presidente Cappellacci ha fatto visita alla Facoltà di Architettura ad Alghero e riconoscendone la qualità del progetto culturale e formativo, ha dato ampie rassicurazioni sia per il risanamento del pregresso che per soluzioni di respiro pluriennale per consentire una programmazione delle attività».
«A questa promessa, esplicita e ufficiale, sono seguiti molti mesi di rinvii che hanno contribuito ad aggravare la situazione della Facoltà, la quale è dal 2008 che non usufruisce dei finanziamenti regionali». Così Giovanni Maciocco sulla drammatica situazione economica che attanaglia la Facoltà di Architettura di Alghero, in grave crisi finanziaria. «Chiederemo ai nostri colleghi, agli amici che ci hanno sostenuto, alla comunità nazionale e internazionale di riaccendere le luci su di noi, di aiutarci non soltanto a superare questo momento, ma a costruire finalmente una prospettiva di lungo respiro, che è in fondo l’orizzonte che desideriamo per la scuola pubblica».
«L’ipotesi di rientrare dal 2010 in un finanziamento specifico nel protocollo d’intesa Regione-Università è stata vanificata nello scorso dicembre dalla proroga per il 2010 del protocollo 2009 che ha escluso Architettura ad Alghero, in quanto non la prevedeva nel vecchio protocollo. Nel frattempo non è stato preso alcun provvedimento per far fronte ai problemi connessi all’assenza di finanziamenti negli anni 2009 e 2010».
Nella foto: Giovanni Maciocco, preside della Facoltà di Architettura di Alghero
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