Consiglio valido in prima convocazione e costretto a trasferirsi in un´altra sala per la presenza del Giudice di Pace. Solo un fraintedimento secondo Muroni, l´ennesimo sgambetto secondo l´opposizione. Gettone di presenza sospeso su richiesta di Gavino Scala
ALGHERO – Consiglio comunale insolito quello che si è svolto mercoledì in Municipio. Per due motivi: in primis l’orario mattutino, alle ore 12; e poi il numero dei consiglieri presenti, 27, addirittura in prima convocazione. La prima sorpresa è degli stessi consiglieri, ma soprattutto del Presidente Antonello Muroni, costretto a trasferirsi nella sala di rappresentanza, poiché nell’Aula consiliare vi svolgeva regolarmente udienza il Giudice di Pace; ma questa non sarebbe proprio una novità.
Lezione per il Pdl. «Solo un fraintendimento» accavallare i due impegni secondo Muroni; la verità invece, è che davvero non ci si aspettasse la presenza del numero legale in data odierna. Sono le polemiche sulla 1^ e 2^ convocazione scoppiate nei giorni scorsi tra Pdl da una parte e Opposizione e Udc dall’altra, hanno risvegliato le coscienze; o, secondo alcuni, il Popolo delle Libertà avrebbe fiutato (o ricevuto la "soffiata") l’intenzione di Udc e centro-sinistra di presentarsi unito in Consiglio e svolgerlo regolarmente grazie ai numeri dei rispettivi rappresentanti. Si sarebbe, in pratica, configuarata una nuova maggioranza: la "lezione" ha la sua ratio soprattutto in vista della calendarizzazione in aula del Puc.

E la questione non hanno dimenticato di sottolinearla i vari consiglieri di minoranza, Franco Calvia, Gavino Tanchis, Nicola Salvio e Valdo Di Nolfo; e sulla stessa è ritornato Giancarlo Piras del Pdl, che sulle modalità della convocazione del Piano Urbanistico era stato protagonista nell’ultima conferenza di capigruppo, di una accesa
rissa verbale con il “collega” di coalizione Francesco Sasso dell’Udc. Il passaggio dovrà essere chiarito e discusso nuovamente è il monito dell’Aula, per evitare di andare a votare un Piano atteso 30 anni da una città e un territorio, con un numero risicato di consiglieri.

D’altronde, ha ricordato Antonio Camerada: «chi è stato eletto si è messo a disposizione della cittadinanza e lo fa non solo per passione politica ma anche per responsabilità e vincolo contrattuale». Non solo, anche per un gettone di presenza da 110 euro lordi. Non se lo sarà dimenticato il consigliere del Pd Gavino Scala che oggi dopo la sospensione dell’Aula solo dopo l’illustrazione delle brevi segnalazioni, ha chiesto che non fosse corrisposto “l’indennizzo”. Proposta approvata all’unanimità, oltre 3mila euro risparmiati. A volte basta poco.
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