Nuovi roghi nella notte ad Arzachena e nel Gennargentu. Allarme anche ad Alghero, i Vigili del fuoco hanno raddoppiato i turni e il personale in servizio
SASSARI - Non è cessato l'allarme incendi in Sardegna. Solo la provincia di Cagliari e l'Ogliastra sono state risparmiate dalla morsa di fuoco che ha stretto l'Isola. Il bilancio è grave:
2 vittime e almeno
10mila ettari andati in fumo. Poi danni ad immobili, stazzi e bestiame. Incalcolabile in numero di capi e animali carbonizzati.
Quindici focolai fino al pomeriggio di ieri (giovedì) e nuovi roghi durante la notte. Ad Arzachena sono stati fatti allontanare all'alba una quarantina di ospiti dell'Hotel Delfino andato a fuoco. Fortunatamente grazie all'intervento dei pompieri, non ci sono state conseguenze. Fiamme anche in Gennargentu, senza rischi per persone e abitazioni.
E' previsto per stamattina il sopralluogo del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'assessore della difesa dell'ambiente, Giorgio Oppi che si recheranno nelle zone dove hanno perso la vita i due agricoltori sardi. Al'origine dei roghi, le temperature record e i venti di scirocco e maestrale; anche se non si esclude la natura dolosa del fenomeno, in particolare considerata la contestualità dei diversi focolai.
Nonostante il sassarese sia stata la zona più colpita dal fuoco, nella zona di Alghero, non si sono verificati casi di particolare gravità. A Sa Segada sono bruciati 3 ettari circa, che hanno destato preoccupazione per l'avvicinarsi alle case padronali, ma l'intervento dei pompieri ha bloccato il pericolo. I vigili di stanza in via Napoli, in queste ore stanno lavorando a pieno ritmo, con doppi turni di 24 ore per svolgere un'azione coordinata e in ausilio in tutto il nord dell'Isola.
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