Dopo l´ordinanza sindacale che regola gli orari di chiusura, operatori economici del Mercato civico in pieno disaccordo. Lettera al sindaco Marco Tedde
ALGHERO - "L'ordinanza della discordia". Potrebbe tranquillamente essere il titolo di un "romanzo" urbano che racconta le vicissitudini della vita politico-amministrativa di una qualunque città mediterranea, è invece il documento che ha creato una profonda frattura tra gli operatori dei mercati civici algheresi.
Qualche giorno fa, il Sindaco Tedde emana un'
ordinanza che fissa l'orario di chiusura del Mercato (dal 1° giugno) alle ore 15. L'ordinanza si rende necessaria, tra l'altro, per accorpare gli orari di vendita in unico turno e facilitare tutte le operazioni di pulizia.
Le lamentele non si fanno attendere, tanto che alcuni
operatori chiedono ufficialmente di rivedere gli orari e consentire loro l'apertura pomeridiana. «Se vogliamo lavorare, perché impedirci di farlo», sottolinea una commerciate intervistata da Alguer.it. E così un secondo, un terzo ed altri ancora: Tutti decisi ad inviare una lettera firmata al sindaco per richiedere la modifica dell'ordinanza.
La decisione di consentire la sola apertura mattutina alle strutture civiche però, pare piacere alla maggioranza degli operatori, tanto da creare una netta frattura all'interno della categoria. Dodici commercianti di frutta e verdura di via Cagliari (sui diciotto totali), a cui se ne aggiungono altri otto del mercato della Pietraia, inviano una seconda lettera al sindaco, approvando, senza indugio, l'ordinanza della discordia.
A questo punto, probabilmente, converrebbe lasciare libero arbitrio agli stessi operatori, in modo tale da consentire la possibilità di lavorare a tutti negli orari abitualmente adottati. Ciò metterebbe, probabilmente, tutti d'accordo. Per buona pace di commercianti e amministratori.
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