Arresti domiciliari per Giuseppe Saggese, con l’accusa di peculato. La società è socio di riferimento della Secal
ALGHERO – Giuseppe Saggese è agli arresti domiciliari. Il patron della “Tributi Italia”, società che vede la figlia Patrizia in veste di presidente e che da qualche tempo è socia di riferimento della Secal, è stato accusato di peculato dal Pubblico Ministero della Procura di Velletri.
I fatti, sono riconducibili ai rapporti tra la società di riscossione dei tributi ed il Comune di Nettuno, vicino a Roma. Pare si tratti di un mancato versamento nelle casse comunali di milioni di euro. Si ripete così la stessa situazione che, nel 2001, creò qualche grattacapo a Saggese, messo sotto in chiesta per problemi simili col Comune di Pomezia, altro centro laziale.
I presupposti, pare, sarebbero in qualche modo simili a quelli che hanno fatto scattare l’indagine sui rapporti tra Comune di Alghero e Tributi Italia, da parte della Procura di Sassari, con il Pubblico Ministero Michele Incani e la collaborazione della Polizia tributaria, ai danni dell’ex San Giorgio. Ricordiamo come, a fine novembre, il sindaco Marco Tedde, l’assessore alle Finanze Michele Pais, il presidente della Secal Angelo Caria ed il dirigente comunale Alessandro Alciator presentarono una denuncia negli uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza della Mercede.
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