SASSARI - Ieri mattina, si sono riuniti a Sassari gli Stati Generali della Provincia, composti da tutti gli attori istituzionali, politici, sociali, economici e culturali del territorio. Come detto nei giorni scorsi, la necessità di convocare un incontro plenario è scaturita a seguito del precipitare della situazione in cui versa il nord ovest della Sardegna nell’ottica del piano occupazionale, economico e sociale.

La presidente della Provincia Alessandra Giudici, in una lettera inviata al governatore della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci, ha sottolineato «l’emorragia dei posti di lavoro, le continue umiliazioni prodotte dalle scelte politiche compiute a livello nazionale, la rinuncia a un evento come il G8, dal quale ci si attendeva per lo meno un’accelerazione nella realizzazione di importanti opere pubbliche: tutto ha concorso in queste ultime settimane a far innalzare pericolosamente il livello di esasperazione dei lavoratori e di chi li rappresenta nei sindacati, nelle associazioni di categoria e nelle istituzioni».

Mentre nel palazzo della Provincia si teneva un confronto tra tutti gli attori locali, pubblici e privati, proprio li davanti, si sono ritrovati i lavoratori di diverse imprese e settori produttivi. «Chi non riceve stipendio da sei mesi, chi attende la cassa integrazione – ricorda la Giudici - chi aspetta invano di sapere qualcosa di più sul proprio futuro. Rabbia, preoccupazione, frustrazione: sentimenti di fronte ai quali servono risposte urgenti e chiare. Anche da parte sua, presidente, ed è per questo che avremmo sperato che lei potesse prendere parte all’incontro. Forse da Cagliari riesce difficile percepire chiaramente quale sia la situazione. Forse la gravità dello stato di salute di questo territorio non è perfettamente chiara. Ma la Provincia di Sassari vuole risposte, e gli Stati Generali lo confermano».

Questa è la terza volta che il presidente della Provincia scrive a Cappellacci negli ultimi otto giorni. «Se lo faccio nuovamente – spiega - è solo per chiedere ancora un incontro urgente. Urgentissimo, direi. Le scrivo per conto di tutti quei sindaci, quei sindacalisti, quei rappresentanti di associazioni datoriali e imprenditoriali, quegli uomini della cultura e delle istituzioni che oggi, senza alcuna distinzione di colore politico e senza inutili e dannosi giochi di parte, hanno ribadito che questo territorio è unito e non ha alcuna intenzione di soccombere neanche di fronte al disegno di qualcuno di affossarci. Chiediamo non solo che lei stia al fianco di questo territorio così lontano da Cagliari – prosegue la Giudici - ma che si faccia carico della situazione, assumendosi piena responsabilità di quanto è nelle competenze della Regione, ma non solo. Serve che sia lei a guidare una protesta civile ma molto determinata nei confronti di Roma e del governo nazionale».

Nella missiva, si annuncia come tutti i soggetti del territorio siano pronti ad aderire a qualsiasi forma di sciopero o mobilitazione che le organizzazioni sindacali hanno già annunciato di voler intraprendere. «Ma prima – conclude il presidente della Provincia di Sassari - le chiedo ancora una volta, a nome di tutti coloro che hanno preso parte agli Stati Generali e di chi a vario titolo rappresenta questo territorio, di incontrarci, di ascoltarci e di comprendere a fondo le ragioni di un’area messa in grave difficoltà da una crisi senza precedenti».