Nel giorno della festa dei lavoratori si conclude la Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l´Ambiente ad Alghero. Tema dell´incontro di venedì "Emergenza lavoro: tra risorse locali e nuove opportunità". Duro attacco del presidente industriali Nord Sardegna alla classe politica. Le interviste a Carta, Ruiu e Lubrano
ALGHERO - Emergenza lavoro. Questo il tema della conferenza tenutasi nei locali del Cavall Marì ieri 1° maggio. Presenti all’incontro Gavino Carta, segretario Cisl Sassari, Stefano Lubrano, presidente dell’associazione industriali Nord Sardegna, e Andrea Ruiu, membro del Consiglio regionale per l’Economia e il Lavoro.
Ha aperto le danze il segretario Carta con una constatazione. «Oggi primo maggio dovrebbe essere la festa dei lavoratori ma così non è». Sempre il sindacalista ha, poi, tracciato due vie per uscire da questa crisi che colpisce l’Italia, e nello specifico la Sardegna. La prima via è quella degli ammortizzatori sociali, visti come strumenti straordinari da applicare nell’immediato, un elemento fondamentale per dare sicurezza ai lavoratori che perdono il posto di lavoro.
La seconda è quella d’investire sui nuovi elementi che offrono opportunità di sviluppo, come ad esempio l’industria, ma anche la scuola, l’Università e la ricerca. «E non parliamo del settore agricolo – conclude Carta – nell’ultimo anno abbiamo perso un quinto delle aziende agricole sarde, costrette a chiudere».
La parola è passata quindi al presidente degli industriali del Nord Sardegna Stefano Lubrano. «Vi è un ulteriore problema che riguarda le infrastrutture del nostro territorio come la Sogeaal che oltre agli evidenti problemi gestionali, che sono sotto gli occhi di tutti, lamenta difficoltà legate agli investimenti per migliorare l'infrastruttura in corrispondeza della vecchia zona arrivi. La Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro, è stato fatto un bando, vinto tra l'altro da una società del nord sardegna. Questi soldi non potevano essere dati direttamente dalla Regione alla Sogeaal, per cui la Regione li ha affidati all'Enac con la precisa indicazione di girarli per quel bando alla Sogeaal. Enac ha deciso di non dare questi soldi alla Sogeaal per una ripicca in quanto la Sogeaal ha effettuato dei giusti ricorsi proprio contro Enac per dei fondi che Enac doveva dare a Sogeaal per altre partite. Quindi solo perchè Sogeaal si è permessa di effettuare tali corrette iniziative si trova a dover subire questa situazione e questo è un problema».
Lubrano ha, in conclusione, puntato il dito sulla classe dirigente bancaria e politica. «Dirigenti lobotomizzati nelle banche che fanno impazzire le imprese che si rivolgono a loro» accusa Lubrano. «Chi ci rappresenta in Regione e a Roma sono persone ignoranti, nel senso che ignorano le vere esigenze del territorio sardo, non sanno di cosa stanno parlando né quello che stanno facendo», ha concluso.
Nella foto: Stefano Lubrano
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