Manifestazione nello scalo algherese contro la chiusura e il licenziamento di numerosi lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres
ALGHERO - Manifestazione nello scalo algherese contro la chiusura e il licenziamento di numerosi lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres. Questa mattina circa 300 persone, giunte nell'aerostazione di Alghero con due pullman e numerose auto, hanno simbolicamente bloccato gli accessi ai controlli sicurezza dello scalo catalano. Protesta che precede lo sciopero generale del comparto industria, proclamato dalle Segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil di Sassari, per giovedì 4 dicembre.
La crisi della petrolchimica, infatti, mette numerosi lavoratori con le spalle al muro. L'Eni ha già annunciato la chiusura dello stabilimento: Una situazione pesante sotto il profilo economico, che rischia di trasformarsi in un dramma sociale per tutta la Provincia di Sassari. Tutti gli esponenti politici, dalla Regione alla Provincia, passando per il sindaco di Alghero Tedde e quello di Porto Torres Mura, hanno chiesto un intervento urgente al Governo. Obbiettivo, scongiurare la chiusura dello stabilimento isolano.
3.500 lavoratori, 1.000 diretti e 2.500 dell'indotto, a forte rischio. Questi i numeri snocciolati dai sindacati dopo la decisione di Polimeri Europa di fermare per due mesi gli impianti del petrolchimico a Porto Torres. Presenti nell'aerostazione il sindaco di Alghero, accompagnato dal vice Conoci e dal presidente del Consiglio Muroni, il consigliere regionale Mario Bruno, i rappresentanti sindacali del territorio e numerose Forze dell'Ordine per garantire il normale svolgimento della manifestazione e permettere il regolare traffico aeroportuale.
Nella foto la manifestazione all'aeroporto di Alghero
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