Nella notte di ieri, lo scalo di Alghero è stato teatro di una prova d’emergenza in caso di incidente aereo
ALGHERO – Ore 23.55: incidente aereo nello scalo di Alghero. Ma niente paura, si è trattato solo della “Coral 1”, un’esercitazione (su scala totale) sul Piano d’Emergenza in caso di incidente aereo, come previsto dal Regolamento Enac per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti, dalla “Circolazione Enac Apt 18” e dall’Ordinanza Enac aeroportuale.
Nel piano, sono coinvolti tutti gli enti aeroportuali: l’“Enac-Direzione Aeroporto”, la “Sogeaal”, il Distaccamento Aeroportuale dei Vigili del Fuoco, il Servizio Sanitario Aeroportuale, il Servizio Sanitario 118, le Forze dell’Ordine e l’AirOne.
L’esercitazione aerea, che ha l’obbiettivo di verificare che le procedure d’intervento siano efficaci nel fornire un tempestivo soccorso ad un aeromobile incidentato allo scopo di salvare vite umane, inizia con dei fumogeni che simulano l’incendio a bordo del Boeing 737 dell’AirOne, con equipaggio, passeggeri, cinquemilaottocento chilogrammi di carburante a bordo e sostanze pericolose e radiogene in stiva. Inizia la fuga dal velivolo dei passeggeri “incolumi”, mentre i Vigili del Fuoco iniziano la loro azione per spegnere l’incendio e bonificare la zona. A quel punto, vengono attivati gli operatori del posto aeroportuale della Croce Rossa Italiana, che inizia la prima fase dei soccorsi, poi arrivano le ambulanze che arrivano da Alghero, Olmedo, Porto Torres, Sassari ed Uri, scortate dalle Gazzelle della Polizia.
Diversi i punti creati nell’aeroporto. Infatti, il Piano prevede che siano individuati dei locali opportunamente allestiti per dare assistenza alle persone coinvolte nell’emergenza ed i particolare: il “Coe-Centro Operativo di Emergenza”, che ha l’obbiettivo di facilitare ed ottimizzare la gestione delle informazioni tra tutti gli Enti coinvolti; il “Pcm-Posto di Comando Mobile”, allestito sul luogo dell’incidente; una postazione medica avanzata per i feriti, allestita nel posto aeroportuale dei Vigili del Fuoco; una sala assistenza parenti, una sala assistenza passeggeri illesi, una sala ricovero salme ed una sala stampa e pubbliche relazioni, tutto all’interno dell’aeroporto.
Quella di ieri, è la “Full Scale Exercise”, la fase conclusiva del piano di esercitazioni effettuate durante l’anno. Infatti, il percorso ha visto gli operatori aeroportuali coinvolti in una prima esercitazione “a tavolino”, detta “Table Top”, allo scopo di definire ed analizzare le procedure dei singoli soggetti e simulando lo scenario dell’incidente. Poi, è stata messa in atto una seconda simulazione del Piano di Emergenza, in aula, denominata “Functional Exercise”, in cui gli operatori disposti in postazioni corrispondenti ai luoghi nevralgici di un incidente aereo, hanno ricevuto messaggi (a voce o per iscritto), relativi ad eventi che abitualmente si verificano durante le varie fasi del soccorso, richiedendo ai partecipanti azioni d’interventi immediato.
Nella foto: Un momento dell’esercitazione
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