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Antonio Burruni 28 agosto 2008 video
Metano in Consiglio, solo Di Nolfo non ci sta
La delibera riguardante il Bando regionale per lo sviluppo delle reti di distribuzione di metano, con l’accettazione della delega da parte del comune di Olmedo e l’approvazione della convenzione, ha ricevuto l’ok di ventisei consiglieri su ventisette


ALGHERO – Bando regionale per lo sviluppo delle reti di distribuzione del metano sul tavolo del Consiglio Comunale di Alghero. Va ricordato come sia previsto nel luglio 2009 l’inizio dei lavori per la realizzazione della prima condotta tra l’Algeria e la Sardegna, lunga duecentoottanta chilometri, ad una profondità di duemilaottocentoottantacinque metri. In seguito, trecento chilometri di impianti attraverseranno l’Isola, interrati ad un metro e mezzo, e distribuiranno il metano ai comuni. Da Olbia poi, il gasdotto proseguirà per Piombino, percorrendo i duecento chilometri di distanza con la Toscana ad un chilometro e trecento metri sotto il livello del mare.

In discussione, anche l’accettazione della delega da parte del Comune di Olmedo. Alghero è infatti il Comune capofila del “bacino numero sei”, una delle trentasei zone in cui è divisa la Sardegna in materia. Il Consiglio Comunale di Olmedo ha quindi approvato la Convenzione che riconosce al Comune algherese tale ruolo, situazione che esigeva l’accettazione ufficiale del Consiglio Comunale di Alghero.

La proposta di delibera è stata illustrata dall’assessore Maurizio Pirisi, che già l’aveva spiegata durante la riunione della Terza Commissione Consiliare nella giornata di martedì. Già i quell’occasione, il consigliere del Pd Enrico Daga aveva chiesto informazioni riguardo la procedura ed i tempi del bando pubblico per l’assegnazione della distribuzione del metano. Domani, venerdì 29 agosto, il bando verrà pubblicato e, dopo sessanta giorni, verrà aggiudicato l’appalto.

Franco Calvia, presente alla commissione in veste di capogruppo dell’Ulivo, aveva chiesto informazioni riguardanti la Sit, società presente all’interno della delibera in discussione. Questa, secondo la spiegazione di Pirisi, è una società a partecipazione pubblica, nata per la distribuzione idrica, sostituita nel tempo da “Abbanoa”, ma di fatto possedente le caratteristiche per poter partecipare all’appalto della distribuzione del metano.

La rete urbana potrà essere funzionale indipendentemente dall’allaccio alla rete dorsale che attraverserà la regione ed è prevista anche la costruzione di un cavidotto per le fibre ottiche.

Il capogruppo del Partito Democratico Vittorio Curedda ha lamentato tanti anni di gestione silente, chiarendo come la funzione di controllo sulla Sit e su altre realtà, da parte del Consiglio Comunale, non sia stata fatta a dovere e ha chiesto di evitare sterili difese d’ufficio. Ha sottolineato quindi come la presidenza della società di gestione, come tante altre, sia stata inserita solo nell’ottica della ripartizione delle poltrone. Spera che questo non sia l’inizio di un nuovo intervento a pioggia, ma l’inizio di un processo che tenda a garantire il risultato con un intervento strutturale ed un controllo costante. «E’ un’operazione da non gestire in termini leggeri – ha concluso – perché può cambiare il sistema di produzione dell’Isola».

Unico voto contrario, quello del rappresentante di Alghero Viva Valdo Di Nolfo, che ha iniziato il suo intervento con un parallelismo tra mercato del gas e mercato immobiliare locale, con un “cartello” di pochi che decide i prezzi. «Non sono contrario alla sostenibilità, anzi, ma non capisco la scelta», ha spiegato puntando però l’azione su le energie alternative, come quella solare e quella eolica. Punta sull’autoproduzione a costi minimi, che eviterebbe la dipendenza verso lo stato italiano ed altri stati esteri. «Bisogna uscire dal sistema capitalista della produzione dell’energia», ha concluso.

La delibera è stata comunque approvata, con ventisei voti favorevoli su ventisette e l’immediata esecutività è stata sancita da venticinque consiglieri su ventisei.
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