Il dicastero presieduto dal ministro Scajola sceglierà adesso 18 comuni e procederà all’allocazione delle risorse pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009
ALGHERO - Alla scadenza prevista del 5 Agosto 2008, sono pervenute al ministero dello Sviluppo economico proposte di accesso alle agevolazioni fiscali e previdenziali, a favore di piccole e micro imprese situate nelle Zone franche urbane (ZFU), da parte di 11 Regioni (3 del Centro-Nord e 8 del Mezzogiorno) che hanno candidato territori appartenenti a 64 Comuni (10 Centro-Nord e 54 Mezzogiorno) di cui 34 capoluogo di provincia (7 Centro-Nord e 27 del Mezzogiorno). Il dicastero di Via Veneto procederà ora all’esame delle domande e, su proposta del Ministro Claudio Scajola, il Cipe istituirà le 18 Zone franche urbane e procederà all’allocazione delle risorse pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
Più nel dettaglio, Alghero,
inserita recentemente tra i 9 comuni in gara dalla Giunta Soru (oltre Cagliari, Sassari, Quartu S.Elena, Olbia, Oristano, Selargius, Iglesias, Assemini) dovrà competere con Pescara, Chieti e Lanciano, Matera, Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Vibo Valentia, Cosenza, Corigliano, Reggio Calabria, Torre Annunziata, Mondragone, Napoli Est, San Giuseppe Vesuviano e Benevento, Alatri, Aprilia, Latina, Rieti, Sora, Velletri e Viterbo, Ventimiglia, Campobasso e Termoli, Andria, Santeramo in Colle, Molfetta, Barletta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera, Lecce, Mandria e Taranto, Massa e
Carrara, Catania, Gela, Erice, Termini Imerese, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Aci Catena, Castel Vetrano, Trapani, Acireale, Giarre e Sciacca.
«Sono molto soddisfatto per questa prima applicazione della norma – precisa il ministro Claudio Scajola - l’iniziativa, infatti, sarà volano di sviluppo per piccole e piccolissime imprese e, al tempo stesso, consentirà ai territori in affanno di riqualificarsi, rilanciando l’occupazione».
Le Zone franche urbane, aree infra-comunali destinate alle agevolazioni fiscali per imprese fino a 50 dipendenti, possono essere individuate in tutto il Paese, ha precisato. Attualmente, il vincolo sulla dimensione minima di popolazione dei comuni ammissibili – superiore ai 25mila abitanti - e soprattutto quello relativo al tasso di disoccupazione – superiore al 7,7% della media nazionale – hanno tuttavia limitato di molto l’eleggibilità dei comuni settentrionali.
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