ALGHERO - 21.242,80 euro. Questo l’assegno idealmente consegnato nelle mani del sindaco Marco Tedde, da parte di Elisabetta Cambule, responsabile regionale dell’Associazione Una mano tesa e del Coordinamento Nazionale Danneggiati dal Vaccino, che con Alessandra Cossiga ha organizzato la serata di beneficenza per Emanuela, andata in scena all’Anfiteatro di Maria Pia mercoledì 30 luglio.

«Una dimostrazione di solidarietà che non è mai mancata in questi tre mesi. Quando le cose si fanno con il cuore, la gente se ne accorge», hanno spiegato le organizzatrici, che hanno sottolineato come sia giusto «sciogliere cattiverie e malignità su un lavoro pulito. Per esempio, tutti i salvadanai sono stati portati integri alla famiglia. Nessuno si è messo soldi in tasca». A questa somma, vanno aggiunti i quarantamila euro precedentemente raccolti. Il compenso che Elisabetta Cambule avrebbe dovuto percepire per l’organizzazione, è invece andato all’associazione “Aquile Onlus”.

Nicola Nieddu ha sottolineato com’egli artisti che sono intervenuti alla serata, l’hanno fatto rifiutando impegni certamente più vantaggiosi dal punto di vista economico. Elisabetta Cambule ha quindi ricordato tutte le manifestazioni organizzate neglu ultimi mesi a nome della piccola , che ha coinvolto tante persone, ma ha scatenato anche gli sciacalli, che hanno approfittato della situazione per raggirare il buon cuore degli algheresi. «Dal 30 luglio non ci saranno più eventi organizzati per Emanuela e chi proverà a farli verrà perseguito dagli avvocati della nostra associazione» hanno tuonato le organizzatrici giustamente risentite.

«Un buon segno per il futuro – ha dichiarato il sindaco Tedde – Alghero si è stretta attorno ad Emanuela ed alla sua famiglia, veramente in modo eccezionale. La piccola è stata ormai adottata da tutti gli algheresi, che ora aspettano di sentir dire che lei è perfettamente guarita». Il primo cittadino algherese ha poi parlato in termini entusiastici del sistema sanitario tailandese. Ora, Emanuela volerà alla volta della nazione asiatica per sottoporsi alle cure specifiche nella struttura ospedaliera di Bangkok.

Nella foto: La consegna dell’assegno