La riunione di questa mattina ha permesso ai consiglieri comunali di esprimere i loro dubbi sulla gestione aeroportuale, mentre il presidente Sini ha difeso l’operato della società prevedendo miglioramenti in tempi brevi
ALGHERO - Riunione congiunta della Terza e della Sesta Commissione Consiliare con il Consiglio d’Amministrazione della Sogeaal, rappresentata dal presidente Gavino Sini, dal direttore Umberto Borlotti e dal responsabile amministrativo Pittalis. La riunione segue quella relativa al piano aziendale della società che gestisce l’aeroporto di Alghero. Ricordando come sia prevista anche una mozione all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale, il presidente Gianni Martinelli ha richiesto ai consiglieri che si utilizzasse il tempo per ottenere nozioni tecniche sull’argomento e non per dare pareri politici. La riunione si è aperta con l’intervento di Gavino Scala, che ha sottolineato che sia grave e vergognoso che due commissioni congiunte, non avessero nei tempi previsti il numero legale.
«Troppo di Sogeaal si parla sui giornali e poco nei luoghi preposti». Così ha iniziato il suo intervento il presidente della Sogeaal Sini, che ha chiarito come i mancati incontri precedenti siano legati a problemi logistici e storici. «È mancata questa consuetudine, ma spero che quanto accaduto l’11 febbraio possa essere servito per istaurare un nuovo metodo». Sini ha dato piena disponibilità, anche a brevissimo ed anche separatamente tra i diversi rappresentanti, proponendo, inoltre, un nuovo incontro in aeroporto. «Difficile rimanere solo tecnici quando si parla di Sogeaal. Su alcune cose io stesso mi sono trovato a non capire una cosa o a doverla accettare per fede, e capirla solo in un secondo tempo, quando ero già dentro. Per molte cose ci sono le risposte». Sini prevede per il 31 Dicembre, un sensibile miglioramento nei conti ordinari e esclusa la partita low cost, che vede implicata anche la Regione. «Dovrebbe essere una partita a costo zero, ma alle volte può succedere che non lo sia. La direzione da prendere subito è l’ottimizzazione dei servizi, della pubblicità, dei parcheggi ed altri elementi che concorrono ai miglioramenti.
«Possiamo essere moderatamente ottimisti, e toglierei anche il moderatamente». Il presidente della Sogeaal sottolinea come siano presenti problemi di tensione e di fibrillazione in seno alla compagine, nonostante abbia deciso di seguire la scelta di guidare col buon senso del buon padre di famiglia. «Non sempre ho ricevuto risposte veloci ed adeguate da parte della Regione. Come si può riformare qualcosa , se qualunque riforma che arriva dall’alto viene discussa, rigirata e rigettata? Dobbiamo capire se vogliamo andare verso una nuova forte luce che si è accesa o se vogliamo perdere tempo a cercare l’interruttore per rispegnerla. Se c’è da fare qualcosa oggi, bisogna farlo oggi. Ho paura che la Regione riprenda il controllo territoriale dell’aeroporto di Alghero, una cosa che non accade a Cagliari o ad Olbia. Noi dobbiamo sviluppare le capacità attrattive del nostro territorio. Un passeggero non va a Linate perché il caffè è più buono o perché gli addetti alla security sono più gentili, ma perché dietro c’è Milano. Qui ad Alghero è l’opposto». La conclusione del suo intervento è un invito alla comunità d’intenti: «Difendiamo la Sogeaal in modo che il territorio non la perda e lavoriamo per farla crescere insieme».
«A quando la fine di questa assistenza da parte del Comune, della Provincia e degli altri soci?». Inizia così l’intervento di Gavino Scala, che ha sottolineato come, quando si dice che i lavoratori pubblici sono fannulloni, lo si fa perché si vuole esternalizzare i servizi, e quando accade questo, chi ne piange è la povera gente. Scala ha concluso chiede che non solo le Commissioni Consiliari, ma l’intero Consiglio Comunale , per quanto riguarda il piano industriale e l’intero argomento.
«Le buone intenzioni le abbiamo tutti – ha esordito Adriano Grossi - noi vogliamo che la Sogeaal venga guidata nel modo migliore, e questo, per undici anni non è successo. Bisogna parlare dei problemi, lei è abile presidente, la sua arte oratoria è nota, ma il piano industriale della “Roland Berger” è datato 2004. Le negatività economiche non sono riconducibili soltanto alla mancata gestione totale dell’aeroporto. Nel 2004 – porta un dato per avvalorare la sua tesi - abbiamo perso ventisei volte quello che era previsto dal piano industriale. Era prevista una perdita di 103mila euro ed invece ne sono stati persi oltre duemilioni. C’è una manifesta incapacità gestionale – ha affondato il colpo Grossi - quindi bisogna prendere dei provvedimenti, come fanno in tutte le aziende». Il consigliere di An sottolinea come, inutilmente, sotto il direttore generale ci siano quattro aree con quattro “sottodirettori”.
«Voglio capire come si esce da questa situazione. Sono convinto – ha spiegato Gianni Cherchi - che ognuno di noi deve dare il proprio contributo. Il futuro della Sogeaal, vedendolo attraversi la lettura del Piano, mi vede sbalordito, perché sembra si voglia andare solo nella direzione dei low cost. Ma su questa partita, il dramma è che il low cost sembra essere solo RyanAir».
Nella foto: Gavino Sini, presidente della Sogeaal
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