Così il sindaco Marco Tedde ha accolto la velocista algherese di ritorno dai Campionati Italiani Assoluti
ALGHERO - «Dopo tre anni sempre in nazionale (tra rappresentative juniores e nazionale maggiore, ndr.), hanno usato un criterio di scelta contrario a quello utilizzato per decidere le convocazione della staffetta maschile (dove è stato convocato un atleta che non ha partecipato alla finale e dove un altro si è piazzato solo ottavo, ndr.) – spiega Marco Ciccarella - Evidentemente hanno usato tre pesi e tre misure. Se hanno deciso di scegliere giudicando una sola gara, è giusto così, ma mi pare scorretto che qualcuna delle convocate non abbia partecipato alla gara dei 100 metri. Comunque Aurora ha solo ventidue anni – prosegue – quindi ha ancora a disposizione almeno due-tre edizioni delle Olimpiadi.». Questo il primo commento di Marco Ciccarella, che ha accompagnato la sua “allieva prediletta”, Aurora Salvagno, all’incontro con il sindaco Marco Tedde. «Un invito gradito – ha sottolineato Ciccarella, perché solitamente questi inviti arrivano solo quando si vince». Il primo cittadino algherese ha volto incontrare la velocista di Maristella, di ritorno dai Campionati Italiani Assoluti disputati la scorsa settimana a Cagliari, soprattutto per farle sentire la stima della sua città, anche in un momento non certo allegro, vista la non convocazione alle Olimpiadi di Pechino. Una decisione che brucia ancor di più, se si pensa che Aurora aveva già praticamente un piede sulla scaletta dell’aereo in partenza per la Cina. «Lei era più convinta, io più cauto, perché mi ero accorto di determinati cambiamenti. Lei – spiega Ciccarella – aveva già reagito male alla prima esclusione dalla staffetta titolare, il 31 Maggio. Si è stressata inutilmente ed ha iniziato a vedere le cose negativamente. Solitamente i velocisti sono egocentrici, mentre lei è l’opposto. Non la ricordo esultare dopo una vittoria. Ha un carattere così». «E’ vero – conferma Aurora Salvagno – non sono mai contenta di quello che faccio e questo è buono, perché mi spinge sempre a migliorare. Devo avere sempre conferme, sennò mi sento sempre l’ultima». A tirarle su il morale interviene proprio il sindaco, che ricorda come «per noi, Aurora Salvagno è sempre la number one». «Spero di esserlo – ribatte Aurora – perché non voglio mai deludere nessuno. La mancata convocazione è una grossa delusione, per me e per tutte le persone che credono in me». La chiacchierata è proseguita lieve, tra ricordi familiari ed argomenti più scottanti, come la lotta al doping. «Noi – spiega la sprinter – siamo controllate ad ogni raduno della Nazionale». L’argomento non può toccare l’attualità, quindi il Tour de France ed il ciclismo in genere, ma ci pensa Marco Ciccarella ad evitare la demonizzazione delle due ruote. «Probabilmente nel ciclismo si sono più casi proprio perché ci sono maggiori controlli». La chiusura è dedicata al futuro di Aurora, accompagnata dal fidanzato, l’ex ostacolista Anthony Carai. «Sono giovane e gli obbiettivi non mancano. Ci sono gli Europei Indoor a Torino, poi i Mondiali e le Universiadi. Ma l’Olimpiade è l’Olimpiade… Ora proseguo coi meeting. Sabato vado a Recanati, ad Agosto non c’è praticamente niente, quindi mi allenerò e poi con le gare se ne riparla a Settembre. Vacanze? No no – conclude sorridendo – Marco dice che mi fanno male…».
Nella foto: Un momento dell’incontro tra il sindaco Marco Tedde, Aurora Salvagno e Marco Ciccarella
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