Comincia col botto l’edizione 2008 di FestivAlguer. Buona cornice di pubblico ed entusiasmo attorno al vincitore del talent show di Maria De Filippi
ALGHERO – "FestivAlguer 2008" è iniziato col botto. Marco Carta, vincitore dell’ultima edizione di Amici, ha richiamato un buon numero di giovanissime sotto il palco dell’Anfiteatro di Maria Pia. Le fans non si sono fatte pregare per urlare il nome del nuovo idolo mediatico, con cartelloni improvvisati e fascette dedicate al giovane cantante o arrivando anche a scrivere dichiarazioni d’amore direttamente sulla pelle. Ma chi pensava che il giovane cagliaritano fosse solo un fenomeno per teenager, si è dovuto ricredere. Tante infatti anche le mamme che, con la scusa di accompagnare le giovani figlie, si sono scatenate sulla musica di cover conosciute ed inediti che compongono “Ti rincontrerò”, il primo cd di Carta. Conciso ma chiaro il commento di una mamma quarantenne con prole al seguito: «Si, mi sono proprio divertita». Carta, accompagnato da un dirigente della “Warner Music”, la casa discografica che ha prodotto il suo album d’esordio (già disco d’oro), ha incontrato la stampa locale due ore prima del concerto. «Pensavo ad un cammino diverso per me, perché sono pessimista di mio» ha esordito, spiegato che ha voluto cominciare dalla Sardegna il suo tour (venerdì a Nuoro, sabato ad Alghero e ieri a Cagliari), perché ci teneva, amando profondamente la sua terra. «Marco non è cambiato – ha risposto a chi gli chiedeva cosa fosse successo dopo la vittoria di Amici – poi c’è Marco Carta, che è un’altra cosa».

L’emozione è comunque tanta per Marco, che ha ammesso di non aver dormito prima del concerto di Nuoro e la situazione si è quasi ripetuta anche il giorno successivo. «Ho speranze, ma non mi aspetto niente, così non ci rimango male. Ce la metterò sempre tutta, sia che le persone che mi vengono a vedere siano due o cento. Certo, per riuscire ci vuole fortuna. Ci vuole un mix di cose ed io spero di avere di tutto un po’. Non mi accontento, perché sono testardo. Anche nel lavoro in sala d’incisione, c’erano cose che non mi riuscivano bene e le ho rifatte finché non mi sono piaciute veramente. Sono fiero di un disco fatto in così poco tempo – ha tenuto a puntualizzare – perché alle volte pensare troppo fa male. I pezzi del cd li ho scelti io, ma mi sono anche fatto consigliare, senza presunzioni». Solo una battuta sugli Amici che ha trovato in tv: «Mi sono trovato benissimo con quasi tutti, Francesco, Susy, Simonetta, Cristina. Meno bene con Roberta e Pasqualino. Ci sono stati momenti di competizione, a volte sana e a volte meno». A proposito dei risultati già raggiunti dal suo primo album mostra idee chiare: «Il Disco d’oro è tanto, sono fiero di me stesso. Un eventuale Disco di Platino è una scommessa. Pensiamo a questo disco, che è meglio». Ma la storia, e le estati italiane, sono piene di fenomeni mediatici che hanno ballato una sola estate. «Non voglio pensare che finisca tutto. Se poi ballerò una sola estate non abbandonerò, ma ricomincerò da capo. Ora sono felice di essere una persona che si emoziona così. Quando salgo sul palco sento l’ansia, ma mi sento padrone del palco, con una grande emozione». Ora canta cover ed inediti scritti da altri. Ma c’è in programma qualche canzone scritta da Marco Carta? «Scrivevo da più ragazzino – ricorda – Ora tengo strette le mie cose dentro di me. Quando “sbroccherà”, Marco tornerà a scrivere qualcosa». Ora è tempo di andare, una veloce foto con le piccole fans che si sono fatte stampare la sua foto sulle maglie e poi via, verso il futuro.
Nella foto: Marco Carta
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