I campioni d’Italia in carica del Filadelfia Paradiso battono i ragazzi di Leonardo Tilloca e si qualificano per le finali nazionali in programma a Chianciano Terme a fine mese
ALGHERO - «Andiamo a Chianciano, andiamo tutti a Chianciano», finisce così, con gli ospiti in festa, la partita disputata ieri mattina al “Pino Cuccureddu” di Maria Pia, valida come ultima giornata del triangolare interregionale di qualificazione alle finali nazionali della categoria Allievi. I piemontesi del Filadelfia Paradiso, campioni italiani in carica (anche se col nome di Rivoli Collegno), hanno vinto 2-0, bissando la vittoria di quindici giorni fa (3-0) contro l’Accademia Inter e qualificandosi così a punteggio pieno. Il Filadelfia si è presentato mostrando tutti i crismi della grande squadra, di livello assolutamente professionistico. E’ arrivata ad Alghero sabato mattina, ha effettuato la rifinitura sul campo della sfida ed ha soggiornato in una delle strutture alberghiere più attrezzate della città. Facevano parte della comitiva, oltre ai giocatori, allenatore, dirigente accompagnatore e parenti, anche il massaggiatore ed una giornalista del “Corriere Sportivo di Torino”. Differente anche la struttura fisica tra le due formazioni, con gli ospiti già più “fisicati” degli avversari algheresi. Ma la voglia di far bene dei padroni di casa e la sagacia tattica di mister Tilloca, ha fatto si che una partita che sembrava partire con un duro verdetto già scritto, si sia dimostrata gara godibile e ben giocata da ambo le parti. Il match si apre con un doppio salvataggio del portiere Tola su conclusioni del capitano ospite John Obinna Godwin. Il centrocampista nigeriano, struttura da calciatore decisamente già ben formato, è il metronomo dei campioni d’Italia, che ha dettato i tempi della propria squadra, rivelandosi baluardo insuperabile per gli avversari. I primi venti minuti vedono uno sterile predominio territoriale ospite, mentre la Mercede prova a pungere in contropiede. Il «tru tru», l’ormai caratteristico coretto che le mamme dei giocatori algheresi lanciano ad ogni attacco avversario come “amuleto scacciaguai” sembra funzionare. Ma, al 21’, il Fildelfia Paradiso passa in vantaggio: corner dalla destra, perfetto stacco di testa del centrale difensivo Filippo Scaglia e la palla si infila sotto l’incrocio alla sinistra dell’immobile Tola.

Questo è un colpo caratteristico del bagaglio tecnico del numero sei piemontese. Sette minuti dopo, la Mercede potrebbe raggiungere il pari, ma il portiere Simone Audisio fa un doppio miracolo su conclusione del bomber algherese Willy Urtis. Ed al 35’ arriva la rete che chiude virtualmente la partita. Su azione susseguente a calcio d’angolo, Scaglia fa partire un preciso cross dalla sinistra che mette Fabio Zoppè a tu per tu con Tola. Dopo una prima risposta dell’estremo locale, il numero nove piemontese insacca e stacca virtualmente il biglietto per Chianciano Terme. Due minuti dopo il passivo potrebbe aumentare, ma Tola è brava a volare, deviando in angolo un bolide dal limite di Roberto Gammino. Il primo tempo si conclude con un’azione della Mercede: punizione di Marras dalla destra, arriva sul secondo palo Lorenzoni, ma la sua incornata fa finire la palla sull’esterno della rete. La prima mezz’ora della ripresa è caratterizzata essenzialmente da otto sostituzioni, tre algheresi e cinque piemontesi. Al minuto settanta, il neoentrato Christhian Alvitrez prova la battuta da lontano e per poco non beffa Tola, che si salva smanacciando oltre la traversa. Due minuti dopo è Alessio Becca, da lontano, a costringere Audisio alla parata in due tempi. A cinque minuti dal termine è Becca-show: il numero diciotto locale prende palla a metà campo, salta in slalom alcuni avversari e costringe il portiere avversario al volo in angolo. Questa è l’ultima azione rilevante del match. Ma la bellezza dello sport, e di quello giovanile in particolare, si esplicita nel dopo partita, un “terzo tempo” organizzato dalle mamme dei giocatori della Mercede, che hanno allestito un piccolo rinfresco, molto apprezzato soprattutto dagli ospiti in festa. Felice anche mister Manzo, allenatore dei piemontesi. «Sapevamo che la Mercede non era quella vista a Milano. Il viaggio ed il campo li avevano limitati, erano veramente situazioni estreme. Abbiamo sofferto contro una squadra ben organizzata ed è stato bravo il nostro portiere con almeno tre miracoli. Noi – ha proseguito nell’analisi – ci siamo adattati a questo tipo di campo. Bisogna essere intelligenti ed adeguarsi. I giocatori maturi si adeguano e questa squadra lo è. Teniamo presente che si giocano le finali nazionali per il terzo anno di fila, con il terzo posto di due anni fa e la vittoria del 2007. La nostra è una società che negli ultimi cinque anni ha vinto sette titoli regionali ed uno scudetto. Certo, abbiamo prodotto una fase difensiva ordinata – ha sottolineato Manzo – anche se c’è un po’ la paura di sbagliare dei movimenti su un campo diverso dal solito. Ora andiamo a Chianciano Terme, e quando si incontrano le sei migliori squadre d’Italia, tutte grandi, sono gli episodi a fare la differenza. Voglio concludere facendo i complimenti alla società che ci ha ospitati. I ragazzi non sono mai stati scorretti ed hanno mostrato grande professionalità. Il pubblico è stato molto sportivo. In un mondo dove spesso la sportività non esiste, la Sardegna ha dimostrato di esserlo».
MERCEDE ALGHERO – FILADELFIA PARADISO 0-2
MERCEDE ALGHERO: Tola, Calabrò, Acca, Soddu, Lorenzoni, Becca, Corbia (18’st Ogno), Spanu (6’st Amadu), Urtis, Marras, Solinas (6’st Pala). A disposizione: Marello, Caria. Allenatore Leonardo Tilloca.
FILADELFIA PARADISO: Audisio, Cesarò, Pugliese, Stefanon (23’st D’Iglio), Micarelli, Scaglia, Porrone (26’st Minelli), Godwin (32’st Brigante), Zoppè (18’st Polonio), Gammino (9’st Basso), Giorlando (6’st Alvitrez). A disposizione: Destefanis. Allenatore Vincenzo Manzo.
ARBITRO: Maurizio Loni di Cagliari.
RETI: 21’ Scaglia, 35’ Zoppè.
Classifica Finale: Filadelfia Paradiso 6, Accademia Inter 3, Mercede Alghero 0.
Nelle foto: La Mercede nel pre-gara ed il Filadelfia Paradiso durante i festeggiamenti post-match
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