Approvata la mozione congiunta che impegna l’Amministrazione Comunale a far monitorare l’operazione di finanza derivata ad un consulente esterno
ALGHERO - «Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta al conferimento, entro 60 giorni, dall’approvazione dell’apposito regolamento, di un incarico ad un esperto o ad uno studio professionale, di conclamata esperienza nel settore, al fine di valutare l’entità e le caratteristiche dell’operazione». Questo il cuore della mozione congiunta approvata ieri sera dal Consiglio Comunale relativa al contratto stipulato tra il Comune di Alghero e la Banca Nazionale del Lavoro per operazioni su strumenti finanziari derivati “Interest Rate Swap” denominato “Irs Purple Collar”. Benché la mozione fosse stata condivisa e stilata in Conferenza dei Capigruppo, non tutti si sono detti favorevoli. Gavino Tanchis, pur ringraziando Matteo Tedde per aver dato all’aula la possibilità di parlare di Swap, non ha espresso parere favorevole, perché «un professionista terzo, quando viene pagato, rischia di diventare di parte». Ha quindi proposto un emendamento verbale, a cui si sono associati anche Enrico Daga e Valdo Di Nolfo, per inviare tutta la documentazione all’apposita sezione della Corte dei Conti, per avere un pronunciamento chiaro e super partes. Assolutamente contrario alla mozione anche Nicola Salvio. «Non è come giocare al lotto coi propri soldi – ha detto – Non ho dubbi sulla legalità, ma sull’opportunità politica ed amministrativa di fare questo tipo di operazione. Voglio capire se l’operazione, come pensa la Maggioranza, è politicamente corretta. Abbiamo già avuto una consulenza che, visto il valore dei tecnici, potrebbe bastare». Salvio ha quindi sottolineato come «pagare una consulenza vuol dire aggiungere danno al danno. Per etica professionale, un avvocato riesce a difendere l’indifendibile e così sarà per il consulente. E così la Maggioranza ci farà rimbalzare addosso anche la colpa di aver fatto spendere altri soldi alla città. L’unica cosa da fare – ha concluso – è non spendere altri soldi e rivolgersi alle istituzioni preposte gratuitamente al controllo di questo settore. Non bisogna aver paura di cambiare idea». Ala fine dell’accesa discussione, l’emendamento presentato dai tre consiglieri d’Opposizione è stato bocciato (cinque voti favorevoli, Salvio astenuto e la Maggioranza più Cherchi e Tedde contrari), mentre la mozione congiunta è passata, con i ventiquattro voti complessivi della Maggioranza e dell’Opposizione, meno i voti contrari di Salvio e Tanchis.
Nella foto il presidente del Consiglio Comunale Antonello Muroni
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