Il presidente della Regione è ottimista sul futuro dell'aeroporto di Alghero dove è arrivato questa mattina per partecipare all'assemblea dei soci e sostenere il fondo dei privati. Più cauto sulla stagione estiva dove all'appello mancano 14 rotte di Ryanair. L'intervista
ALGHERO - E' un Pigliaru sorridente quello che arriva all'Aeroporto di Alghero questa mattina e stringe le mani ai dipendenti Sogeaal, da qualche giorno in presidio permanente. Il presidente della Regione è accolto dal sindaco Mario Bruno e dal direttore generale della società di gestione Mario Peralda. Oggi al Riviera del corallo si tiene l'assemblea dei soci alla presenza anche dell'assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana (arrivato qualche minuto più tardi) ma, per gli esponenti regionali era importante far sentire la propria presenza nel territorio dopo l'annunciata chiusura da parte di Ryanair della base in città [
LEGGI], preceduta qualche settimana fa dalla decisione di sospendere 14 rotte nella prossima stagione estiva. Presenti, tra gli altri, il senatore del Pd Silvio Lai, i consiglieri regionali Marco Tedde e Luigi Lotto, e i rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo e commercio del Nord Sardegna.
Le note positive riguardano la ricapitalizzazione di Sogeaal con 10 milioni di euro (delibera di giunta) [
LEGGI], a cui seguirà un allungamento dei termini per la privatizzazione in scadenza oggi, venerdì 5 febbraio (si parla del 31 marzo ndr) [
LEGGI], in attesa di un pronunciamento della Commissione Europea sulla procedura di infrazione. «Una cosa che si dice poco in questi giorni è che stiamo facendo di tutto per avere un operatore industriale di grosso livello, è fondamentale avere qualcuno che gestisca l'aeroporto nel modo migliore, per renderlo produttivo ed attrarre molti voli» dice Francesco Pigliaru ai microfoni del
Quotidiano di Alghero. E ancora: «stiamo aspettando della decisione della Commissione Europea, ma abbiamo notizie molto tranquillizzanti. Appena avremo i dettagli c'è pronto un tesoretto importante per rimettere in moto tutta la partita dei voli, inclusi i low cost».
In ballo c'è anche il fondo salva-Ryanair rilanciato dai privati e che ha trovato il sostegno da parte dell'amministrazione regionale: un esempio senza precedenti nel panorama sardo e che ora da Cagliari sono pronti ad accogliere per cambiare un sistema di programmazione turistica ad ampio respiro. Il presidente è meno ottimista sulla stagione in corso: «Certamente il rischio più grosso è quello. So che il management ha lavorato molto per trovare vettori e voli che compensino la scelta che ha fatto Ryanair». Ma come ha detto Peralda nell'incontro a porte chiuse con i politici e gli imprenditori: «ora per sostituire Ryanair c'è solo Ryanair».