CAGLIARI - «Sbagliato spezzare in tanti e improduttivi tavoli tecnici la "questione sarda. Insularità, entrate finanziarie, continuità territoriale, demanio e servitù militari, rilancio del sistema produttivo e industriale, energia, sono tutti capitoli di un unico tema». Lo ha dichiarato il senatore sardo Luciano Uras, capogruppo di Sinistra Ecologia libertà in commissione Bilancio.

«La Giunta deve pretendere che con il Governo si attivi un confronto su tutto, in una sede unica e partecipata da forze sociali, autonomie locali e parlamentari. Lo spezzatino non ha dato nessun frutto significativo. La strada indicata in Parlamento all'unanimità, con l'approvazione delle mozioni in Senato e Camera, era e rimane quella giusta. Aver deviato rispetto a quella indicazione non ha portato bene e ne è un esempio la questione energia discussa due giorni fa al ministero dello sviluppo economico. Esito deludente. E tutto rimane ancora aperto. La responsabilità é dello Stato ma anche della Regione. Certamente é della Regione la decisione di non costruire una ampia partecipazione attiva di tutti i soggetti istituzionali politici e sociali sardi. Un comportamento incomprensibile. Come se da sola la Giunta fosse in grado di risolvere ogni problema».

«Penso invece che tutti noi abbiamo bisogno di unire le forze, di aiutarci vicendevolmente. La situazione internazionale è complicata e difficile, rischia di compromettere la ripresa economica europea e nazionale e i territori con maggiori ritardi, come la Sardegna, rischiano di pagare prezzi molto cari. Soprattutto in assenza di specifiche politiche orientate allo sviluppo e all'occupazione. Lancio un appello - ha concluso Uras - affinché tutti noi ci si senta impegnati a rilanciare la Questione Sarda come questione nazionale».